“Ormai siamo alla follia!”. Queste le dichiarazioni di Nello Boni candidato alla Camera tra le fila di Intesa Popolare in Basilicata. Ieri mattina l’esponente del partito del leader Giampiero Catone, ha denunciato direttamente da Melfi una situazione che si sta allargando a macchia d’olio e rischia di provocare danni alla comunità. Come ci scrive direttamente Boni: “Siamo arrivati davvero all’ incredibile, decine e decine di tesseramenti di disoccupati con pagamenti che vanno da 10 a 30 euro per incentivare l’iscrizione al sindacato con la promessa di avere un posto di lavoro. Una millantata occupazione che dovrebbe avvenire a seguito del bando europeo per la gara d’appalto sulla diga di Genzano. Bando che non è stato mai assegnato ed è ancora in alto mare. Un vero e proprio strumento di ricatto ha continuato ancora il candidato Boni – per i disoccupati lucani, già duramente provati da una situazione generale di grandi difficoltà. Forse è giunta l’ora di capire se i sindacati sono con i lavoratori o vivono per i soli risultati propri di sopravvivenza. Rendere pubblico questa assurdità è un obbligo civile e morale ed è ora di dire a questi pseudo difensori dei lavoratori che si deve dar voce alle cose serie come ad esempio la follia della Fenice e non inventare lavori inesistenti per ricevere l’obolo di una tessera”.
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