Il sottosegretario dell'Economia Claudio Durigon durante la conferenza stampa della Lega Ã?Roma torna capitaleÃ?, Roma, 11 marzo 2021. ANSA/ANGELO CARCONI

Il caso Durigon, pronta la mozione di sfiducia

“Trovo grave e sconcertante il proponimento del sottosegretario al Tesoro Durigon di cancellare l’intitolazione del parco di Latina a Falcone e Borsellino, con l’aggravante di volerlo restituire alla memoria del fratello di Mussolini”, così, senza mezzi termini, il neo presidente del M5S, Giuseppe Conte si è scagliato contro il sottosegretario leghista Claudio Durigon, invitandolo a dimettersi dopo le sue affermazioni dei giorni scorsi sul parco della cittadina laziale attualmente dedicato ai due giudici uccisi dalla mafia. “È aberrante voler cancellare anni di lotta alla mafia e il sacrificio dei nostri uomini migliori, per giunta allo scopo di restaurare il ricordo del regime littorio” ha aggiunto Conte in una intervista al Fatto quotidiano parlando della proposta di Durigon.

“Il Movimento chiede che Durigon si batta pure per questo suo progetto ma dismettendo immediatamente l’incarico di sottosegretario di Stato, che richiede ben altri proponimenti” ha aggiunto l’ex premier e leader del Movimento Cinque Stelle. Per Conte, le parole di Durigon “mettono a nudo l’ipocrisia di forze politiche che, come la Lega, non hanno alcuna reale intenzione di contrastare il malaffare delle organizzazioni criminali”.

Durigon, responsabile della Lega nel Lazio, aveva avanzato la proposta mercoledì scorso dal palco di una manifestazione politica proprio a Latina per la campagna elettorale per le elezioni amministrative del prossimo ottobre. “Questa è la storia di Latina che qualcuno ha voluto anche cancellare con quel cambio di nome a quel nostro parco, che deve tornare a essere quel parco Mussolini che è sempre stato, su questo ci siamo e vogliamo andare avanti” aveva dichiarato il sottosegretario in quella occasione. Il riferimento è ad Arnaldo Mussolini, fratello di Benito Mussolini, a cui l’area verde era intitolata prima che fosse dedicata ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino alcuni anni fa.

Il segretario del Pd Enrico Letta ha chiesto le dimissioni del sottosegretario: “Chi parla di parco Mussolini – ha detto -, semplicemente deve dimettersi”. Per Letta quelle di Durigon “sono parole incompatibili per la sua permanenza nell’esecutivo”. Fonti dem hanno confermato che “l’orientamento” del Pd è quello di votare la mozione di sfiducia del M5s al sottosegretario leghista, una questione che comunque “si vedrà alla ripresa dei lavori parlamentari”.

Anche Elio Vito, di Forza Italia, è dello stesso parere e su Twitter ha scritto: “Voterò la mozione di sfiducia a Durigon presentata dal M5S. Perché l’antifascismo è un valore fondante la Repubblica e perché non possiamo pubblicare ogni anno foto di Falcone e Borsellino e poi restare indifferenti.

“E’ incompatibile con la Costituzione italiana intitolare una piazza a Mussolini. Credo che Durigon in questo senso abbia dimostrato la sua totale incompatibilità con il ruolo che sta avendo che è quello di rappresentante delle istituzioni che ha giurato sulla Costituzione. Credo che sia talmente evidente questa incompatibilità che starebbe a lui fare un passo indietro. Per quanto ci riguarda faremo il possibile perché questo avvenga”. Così il segretario del Pd Enrico Letta a margine del suo intervento al Caffè de La Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca).

“Credo che sia intollerabile ciò che ha detto il sottosegretario Durigon e credo che non sia compatibile con la sua permanenza al governo”. Così il ministro delle Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli (M5s), a margine del sopralluogo nelle zone dell’Oristanese colpite dagli incendi a luglio. “Io mi auguro che non si arrivi alla mozione di sfiducia – ha aggiunto – credo sarà necessario, appunto, un passo indietro da parte di Durigon”.

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