Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in occasione della sessione pomeridiana della seconda giornata degli Stati generali che prevede una serie di incontri 'Progettiamo il rilancio', con i rappresentanti di Ugl, Confintesa, Cisal, Confsal, Cida, Cse, Fnsi, Cub, Cobas, Usb, Unicobas, Roma, 15 giugno 2020. ANSA ANSA / Filippo Attili - Chigi Palace Press office +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Il Cdm approva il decreto sulla Cig. Catalfo: “Sosteniamo la ripartenza delle imprese tutelando i lavoratori”

Il Consiglio dei ministri del 15 giugno 2020 ha approvato il decreto sulla Cassa Integrazione. L’annuncio è stato dalla ministra Nunzia Catalfo sui social. “Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto che permette alle aziende che hanno esaurito le 14 settimane di Cassa Integrazione di anticipare le ulteriori 4 previste – scrive su Twitter la titolare del Dicastero del Lavoro – sosteniamo la ripartenza delle imprese tutelando i lavoratori“.

Il Consiglio dei Ministri si è svolto a Villa Pamphilj al termine della seconda giornata degli Stati Generali. Una riunione di maggioranza durata poco più di due ore con l’approvazione definitiva del decreto sulla cassa integrazione.

I datori di lavoro, quindi, hanno a disposizione 4 settimane in più di Cig oltre a quelle previste con i precedenti decreti. Si tratta di un passo importante per cercare di difendere l’occupazione visto che ad ottobre è alto il rischio dei licenziamenti per l’emergenza coronavirus. E non sono previste in futuro ulteriore proroghe per cercare di salvaguardare i posti di lavoro.

La misura era stata anticipata dal premier Conte durante gli Stati Generali. “Non abbandoniamo per strada i lavoratori – ha detto il presidente del Consiglio nel punto stampa – non consentiremo licenziamenti. Sono stati stanziati 25 miliardi di euro. Si tratta di una politica molto onerosa dal punto di vista finanziario, ma in Italia non vogliamo la disoccupazione“. E ha aggiunto: “E’ necessario riformare questi strumenti, sia gli ammortizzatori sociali che la cassa integrazione. Entrambi, infatti, si sono rivelati farraginosi“.

“Alle opposizione dico: potremo rimanere con diversità di posizione e di idee, non raccogliere il nuovo invito, rende la democrazia italiana un po’ singolare. Se poi vogliono scegliere loro il luogo non c’è problema, ma rifiutare il confronto rende il sistema democratico singolare”.

Sul Mes “come governo abbiamo detto che in questo momento non c’è necessità di attivare il mes, dovremo costantemente aggiornarci. Non ci sono delle certezze: Semmai dovremo fare delle valutazioni le faremo con il Parlamento, non c’è alcun cambiamento”.

“Non c’è nel nostro orizzonte una patrimoniale. Il risparmio privato è anche una risorsa e dobbiamo cercare di sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso progetti specifici”.

“Io ho un incarico che è forse il più sfidante in questo momento storico. Non bisogna ripristinare la normalità ma dobbiamo fare meglio. Io ho iniziato questa esperienza avendo un’altra occupazione, è stata una situazione anomala. Ho un’occupazione, lo dico a tutti quelli che inseriscono la figura di Conte nei sondaggi, lo dico ai miei compagni di viaggio, se domani tornerò alla mia occupazione sarò soddisfatto”.

“Non reputo opportuno valutare vicende interne ad una delle forze di maggioranza”, ha risposto Conte ad una domanda sul M5S. Se ho sentito Beppe Grillo? “No”.

E poi ancora: “Ho visto che il Pd ha suggerito di trovare altri locali da adibire a seggi elettorali. E’ una buona idea, rischiamo di dover subito interrompere l’attività scolastica”.

Il Governo sta lavorando ad un piano per il rilancio dopo l’emergenza coronavirus.

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