Si riaccende la polemica dopo la sfida tv tra Renzi e Bersani di ieri sera. A far discutere sono ancora una volta le regole del ballottaggio. Bersani, Bruno Tabacci, Laura Puppato e Nichi Vendola hanno infatti presentato un esposto ai Garanti contro Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze sarebbe, a loro dire, responsabile di una “palese violazione del codice di comportamento dei candidati e dei principi regolamentari” per le pubblicità a pagamento. Risulta quindi di fondamentale importanza per gli esponenti del centrosinistra, prendere “ogni necessaria misura”.
Nell’esposto si punta il dito contro la pubblicazione su alcuni quotidiani (Corriere della Sera, La Stampa e Qn) di pubblicità a pagamento che “invitano alla registrazione all'albo degli elettori per il turno di ballottaggio del 2 dicembre 2012”. Secondo i quattro esponenti del centrosinistra, si tratta di un’iniziativa “riconducibile al candidato Matteo Renzi”. “ E’pertanto evidente – sottolinea l'esposto – che il candidato Renzi sta tentando artatamente di modificare in maniera consistente la base elettorale dei votanti per il turno di ballottaggio”.
“C'è chi sta provando ad inquinare l’informazione e a disinformare”. Ha commentato così la vicenda, il presidente dei garanti Luigi Berlinguer intervenendo contro le pagine a pagamento su alcuni quotidiani che invitano a votare al ballottaggio sostenendo che basta una mail per votare: “Ma questo – sostiene Berlinguer – non è quello che abbiamo deciso insieme”.
Il presidente dei garanti ha inoltre spiegato che “ai comitati stanno arrivando una serie di richieste di registrazioni, non singole ma seriali, e questo inganna gli elettori e turba il sereno svolgimento del ballottaggio”. Il presidente del Comitato ricorda che “al secondo turno abbiamo previsto qualche deroga per chi non ha potuto votare al primo turno per ragioni indipendenti alla sua volontà. Sono casi eccezionali ed individuali e le richieste di votare vanno motivate perché i comitati provinciali devono valutare la motivazione”.
“Sono stato colpito da un messaggio intercettato casualmente da ‘Trevi Adesso’ che invitava a portare tanta gente a votare e a ‘scatenare l’inferno’. Ci fa piacere che tanta gente vada a votare come è stato già per il primo turno ma noi non vogliamo l’inferno ma il paradiso e uno svolgimento ordinato delle votazioni come è avvenuto domenica scorsa”, conclude Berlinguer, denunciando una mail di Renzi.
Immediata la replica di Renzi: “Il sito ‘domenicavoto.it è perfettamente in linea con le regole delle primarie. Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai”. Su Twitter, il sindaco di Firenze invita a mandare mail ai coordinamenti provinciali per chiedere di essere registrati alle primarie di domenica.
Su Repubblica.tv Renzi attacca Vendola. “Lui fa parte di quell'apparato che dal primo giorno combattiamo: ha detto che vota Bersani e voleva D’Alema ministro degli Esteri. In Puglia ci sono decine di amministrazioni in cui Sel governa con l’Udc. Per me essere di sinistra non è fare accordi con don Verze' o mandare a casa il governo Prodi”. Dal sito Repubblica.tv, Matteo Renzi attacca Vendola: “Non credo Nichi sia proprietario di quei voti. Anche nello stile non mi assomiglia: ha fatto la campagna elettrale contro di me, lo capisco, non ha avuto un grande successo. Sono colpito dal tono che usa” ha detto ancora il sindaco di Firenze, , affermando di volere i voti dei vendoliani perché “se vuole avere un’idea di futuro diversa deve scegliere noi”.
Vendola contro Renzi: “E’ un giovinotto sull’orlo id una crisi di nervi”. “Renzi ha un atteggiamento da giovanotto sull’orlo di una crisi di nervi. Sarebbe un peccato guastare questa festa della democrazia con un atteggiamento violento e di contumelie”. Nichi Vendola critica pesantemente il sindaco di Firenze, anche per le polemiche sulle regole del secondo turno delle primarie.
“Il rispetto delle regole – sottolinea Vendola –è fondamento di ogni cultura della legalità, mentre il cambio delle regole in corsa è stato un ingrediente continuo degli anni del berlusconismo. Per questo sono amareggiato, perché Renzi – conclude – con la sua spavalderia sta un po’ devastando il significato delle primarie”. Quanto ai voti ottenuti al primo turno, Vendola spiega: “Io non sono proprietario di voti, ma per me il dato prevalente è rompere con il liberismo e per chi frequenta banchieri e finanzieri in maniera confidenziale è complicato immaginare che la giustizia sociale sia tema centrale di un’agenda di governo”.