La storia del Corpo dei Pompieri di Messina, oggi Vigili del Fuoco, come del resto di tutta la città, è caratterizzata da due momenti separati nettamente l’uno dall’altro dal disastroso terremoto e maremoto del 28 dicembre 1908. L’evento sismico che distrusse completamente la città portò via con se anche tutto ciò che la città aveva realizzato in merito all’organizzazione del soccorso e all’attività antincendi. Una città che, strategicamente posizionata nel Mediterraneo, era divenuta un fiorente centro di scambi soprattutto grazie alle attività portuali che rappresentavano il cuore dell’economia cittadina. Tuttavia, pur non avendo certezza documentale si può certamente affermare che la data di fondazione del Corpo o dei Pompieri di Messina è antecedente al 1848.
Oggi il Comando dei Vigili del Fuoco di Messina vede presenti Messina Nord e Messina Centrale. Per Messina Centrale la guida è affidata al Comandante Ing. Salvatore Tafaro.
Presenti squadre di cinque persone dedicate a ‘Soccorso tecnico urgenti’ e ‘Protezione Civile’, con le quali operano in regime di collaborazione, ‘Vigilanza Antincendio’, ovvero servizio di presidio fisico da espletarsi nelle attività in cui fattori comportamentali o sequenze di eventi incontrollabili possano assumere rilevanza tale da determinare condizioni di rischio non preventivabili e quindi non affrontabili solo con misure tecniche di prevenzione, ‘Prevenzione incendi’ e altro.
La città e la provincia di Messina continuano ad essere triste teatro di numerosi incendi, la maggior parte dei quali sono dolosi. Il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è impegnato quotidianamente per fronteggiare numerose emergenze per la piena riuscita dei loro interventi tesi sempre per assicurare il pubblico soccorso e la sicurezza dei cittadini, in un territorio ad altissimo rischio sismico, idrogeologico ed industriale.
Da segnalare, per il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Messina l’attività svolta nella sicurezza inclusiva.
È la sicurezza per tutti in caso di incendi o altre emergenze, utile e necessarie per chi possiede disabilità temporanee o permanenti.
La sicurezza inclusiva si riferisce ad un approccio alla sicurezza che mira ad assicurare la protezione e il benessere di tutti, indipendentemente dalla loro età, genere, etnia, orientamento sessuale, condizione fisica o altro.
In altre parole, l’obiettivo della sicurezza inclusiva è quello di garantire che tutti gli individui abbiano accesso alla protezione e alla sicurezza, senza subire discriminazioni o barriere di qualsiasi tipo. Questo tipo di approccio non solo promuove l’uguaglianza e la giustizia sociale, ma può anche migliorare la qualità della vita delle persone e la coesione sociale.
Per raggiungere una maggiore sicurezza inclusiva, è importante considerare le diverse esigenze e le prospettive di tutti gli individui e delle comunità, e creare ambienti e servizi che siano accessibili e adatti alle loro esigenze specifiche. Questo può implicare, ad esempio, l’adattamento di infrastrutture e attrezzature, la formazione del personale per comprendere e rispondere alle esigenze delle persone con disabilità, l’adozione di politiche e procedure che proteggano le persone dalla discriminazione, e molto altro ancora.
E’ stato approfondito dal Comando il tema della difficoltà comunicativa che può nascere tra soccorritore e persona da soccorrere e dell’aiuto che può dare la figura importante come quella del ‘Caregiver’ e del suo supporto durante l’emergenza.
Da citare, come evento che risale al 24 marzo dell’anno in corso, l’intervento di una squadra appartenente al Comando di Messina Centrale, guidata dal Capo Squadra Alessi Francesco, per il crollo di un capiente armadio crollato nella camera di letto di una persona disabile, impossibilitato in ogni modo ad usarla. L’intervento dei Vigili del Fuoco è stato rapidissimo e soddisfacente.
Roberto Cristiano