Il ddl Zan al Senato il 27 ottobre

Chiuse le urne i diritti  Lgbtq vengono, come un coniglio,   estratti dal cilindro da Monica Cirinnà. Ovviamente si parla del ddl Zan e si ricordano le corse per portare il testo al Senato prima della pausa estiva.

Gli scontri  parlamentari era vivi e frequenti tanto che Enrico Letta lo mise ‘in sonno’ con l’intenzione di riprenderlo dopo le vacanze. Poi le elezioni amministrative fecero cadere il tema della priorità.  Ora, dopo la ‘vittoria politica’ ‘bello e lucidato’ è pronto a ritornare in campo in ‘pompa magna’. ‘A pensare male c’azzecco sempre’, diceva Di Pietro, e ‘forse’  il tema dei diritti omosessuali non era molto spendibile in campagna elettorale e forniva un terreno di scontro favorevole al centrodestra.

Ora è il momento di decidere”, dice ora la Cirinnà, convinta che “i risultati delle elezioni amministrative dimostrano che è forte nel Paese la domanda di eguaglianza e giustizia“. Ecco che la discussione sul tema – perchè di discussione si tratta, visto che a Palazzo Madama la legge rischia di non sopravvivere al voto – torna indifferibile. E così il ddl Zan, approvato  a Montecitorio lo scorso novembre dalla vecchia alleanza giallorossa, sarà all’esame del Senato il 27 ottobre.

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