Dai fascicoli della Guardia di Finanza emerge che nel 2011, sono stati sequestrati 105.420.905 prodotti illegali. Nel complesso 76.567.716 erano prodotti contraffatti, 3.908.203 importati e commercializzati in violazione delle norme a tutela del “Made in Italy” e dell’indicazione d’origine, 24.944.986 quelli pericolosi. La contraffazione in questione è composta soprattutto da beni di consumo: alimenti, articoli per la casa e per la scuola, ricambi, farmaci e cosmetici (60.410.738), accessori e abbigliamento di moda (25.512.930), giocattoli (10.809.625) e prodotti elettronici (8.687.612). Gli interventi della GdF sono stati 13.265, nei quali sono stati denunciati 11.198 responsabili. I casi più gravi sono stati quelli legati alla continuità delle operazioni di contraffazione e all’organizzazione in forma imprenditoriale, i responsabili principali sono stati arrestati grazie anche ai più incisivi strumenti normativi emanati negli ultimi anni. I dati della fiamme gialle riportano 121 affiliati ad organizzazioni criminali dedite alla contraffazione, con un aumento del 20% rispetto al 2010, dimostrando il sempre maggiore coinvolgimento della criminalità organizzata, attratta dagli ingenti profitti e dalla crescita del mercato dei falsi. A Roma invece negli ultimi giorni di febbraio 2012, sono stati già sequestrati dalla GdF oltre 2 milioni e 300 mila pezzi contraffatti. Solo il 6 febbraio, nell’area commerciale attigua al Vaticano, sono stati confiscati un milione di oggetti contraffatti a carattere religiosi e il giorno successivo sequestrati 1,3 milioni di pezzi ‘tarocchi’. Le persone denunciate risultano in totale diciannove. Tra i sequestri il 7 febbraio, c’è quello di oltre un milione di prodotti di vario tipo individuati a Roma nella zona di via dell’Omo, all’interno di un deposito gestito da cinesi. Per quanto riguarda invece il sommerso di lavoro, sempre il 7 febbraio sono state controllate 59 aziende ed imprese sul territorio di Roma e provincia che hanno portato ad individuare 105 lavoratori utilizzati in violazione delle vigenti normative previdenziali e fiscali. Di questi 55 lavoratori sono risultati del tutto “in nero”, gli altri 50 invece sono risultati irregolari. In totale 36 datori di lavoro sono stati verbalizzati dalle fiamme gialle.
Maria Gravano