Il fantasma di Alessandro Magno ed il mosaico delle meraviglie

Si affaccia l’ombra di Alessandro Magno, l’uomo che volle farsi dio. Dopo la scoperta della grande tomba di Anfipoli, in Macedonia, nel Nord della Grecia, gli scavi hanno adesso riportato alla luce, nella seconda camera del tumulo, uno splendido mosaico policromo raffigurante Hermes, il messaggero degli dèi, seguito da una figura maschile su un carro equestre. La scena è incorniciata da un motivo a meandri, quadrati e onde. Gli archeologi hanno collocato l’opera,  che misura circa 13 metri quadrati, alla fine del IV secolo a. C. Stima che conferma la datazione della sepoltura in piena epoca alessandrina. L’ipotesi che si tratti proprio del sepolcro del grande condottiero,  morto a 33 anni nel 323 a.C. e non di uno dei suoi familiari o generali, al momento non è stata confermata dagli studiosi. È passato poco più di un mese dall’annuncio della possibile identificazione della sepoltura di Alessandro Magno con l’imponente struttura di Kasta,  scoperta che ha riaperto la questione del “se” e del “dove” si trovi la tomba del sovrano macedone, rilanciando l’ipotesi che sia su suolo ellenico, poco distante da quella reggia che Alessandro lasciò con un esercito di eroi, per conquistare tutto il conquistabile. A suffragare l’identificazione della necropoli, il rinvenimento di due cariatidi, due grosse statue, che rappresenterebbero il sovrano nell’esercizio del potere assoluto, di due sfingi e di un leone, uno dei simboli di Alessandro, a guardia dell’intero complesso funerario. Di concreto ora si somma la bellezza dell’imponente mosaico che rappresenta il dio Hermes, mentre accompagna un uomo nel regno dei morti. La divinità ellenica indossa mantello, sandali alati e tiene in mano il caduceo,  bastone con due serpenti attorcigliati intorno, mentre l’uomo che conduce il carro trainato da due cavalli bianchi ha sulla testa una corona di alloro. Realizzato con tessere bianche, grigie, nere, blu, rosse e gialle, il capolavoro si distingue per la tecnica eccezionale e la raffigurazione dei particolari delle forme e dei cavalli e per l’armonia dei colori. Si tratta   del più grande mosaico mai scoperto, con una dimensione di 4,5 per 3.Il segreto di Anfipoli e del misterioso occupante sarà rivelato alla fine di ottobre, hanno affermato gli archeologi, convinti del fatto che a condurre il carro sia un uomo potrebbe significare che la persona sepolta nella tomba sia di sesso maschile. Gli appassionati di storia dovranno pazientare ancora qualche giorno.

Circa redazione

Riprova

Opera Universitaria, Fulvio Cortese è il nuovo presidente

È il professor Fulvio Cortese il nuovo presidente di Opera Universitaria. L’ufficialità è stata formalizzata …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com