Il futuro dei Campi Flegrei in un Piano naturalista

L’Ente Parco concentra le sue energie sull’attuazione di uno strumento territoriale e di gestione concepito e studiato nei dettagli per tutelare dei valori green, culturali e della biodiversità, mirato allo sviluppo economico fondato sull’equilibrio tra uomo e natura. Giovedì, alla presenza delle autorità, convegno dei vari organismi interessati

Porre in atto uno strumento di gestione territoriale per la tutela dei valori naturalistici, paesaggistici, culturali, e della biodiversità per lo sviluppo economico basato sull’equilibrio tra uomo e natura.

È un obiettivo di grande rilevanza quello al quale è dedicato il convegno organizzato dall’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, guidato dall’arch. Francesco Maisto, in calendario giovedì alle ore 16,30 al Parco San Laise, is. O, di Bagnoli (ex Nato).

“Il nostro obiettivo è quello di gettare le basi per attuare il piano territoriale e di gestione del Parco: uno strumento importante per la tutela dell’habitat, della flora e della fauna dell’intera area flegrea. Abbiamo già avviato da tempo una serie di indagini sul territorio, come per il lago d’Averno che sarà  oggetto di studio attraverso le collaborazioni di vari istituti universitari. Saranno effettuate verifiche e indagini mai realizzate finora, che riguarderanno fondali, qualità delle acque e fauna. Verrà indagato, tra l’altro, il motivo per il quale da tempi l’uccello fratino ha abbandonato i Campi Flegrei” – dichiara Maisto.

Il programma del convegno prevede i saluti del presidente Fondazione Campania Welfare, Maria Patrizia Stasi, e del sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi.

I lavori saranno introdotti dal presidente Francesco Maisto, che presenterà le azioni strategiche in programma per la costruzione del Piano Territoriale, insieme ai primi cittadini Vincenzo Figliolia, Josi Gerardo Della Ragione, Giuseppe Pugliese, dei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, nella Comunità del Parco.

Di seguito, gli interventi.

La segretaria generale Vera Corbelli illustrerà il Piano del Parco nella pianificazione e programmazione del Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, step fondamentale, imposto dalla Comunità Europea, giacché il Parco non possiede tuttora un piano territoriale e di gestione. L’Ente ha pure avviato una collaborazione con l’autorità di bacino dell’Appennino meridionale che permetterà di giungere alla concretizzazione dei progetti che investiranno la Regione Campania di un ruolo fondamentale.

Il direttore Michelangelo Russo e la prof. Emanuela Coppola, Dipartimento di Architettura, DIARC Università Federico II, parleranno su “Connettere, Ricucire, Riscoperta, Riscatto”; nell’occasione, anche la consegna di borse di studio agli allievi che si sono distinti per merito.

Sull’area Campi Flegrei, si esprimerà il consigliere comunale di Napoli, Enza Amato. Per l’Area tecnica Ente Parco,  Giulio Monda  affronterà i punti di forza e criticità  del “Piano, strumento strategico di pianificazione partecipata, tra dovere e mission”.

Conclusioni a cura del vicepresidente e ass. all’Ambiente Regione Campania, on. Fulvio Bonavitacola.

Un importante confronto tra i vari soggetti interessati, promosso dall’Ente che ha sede a Bacoli, battistrada in Campania di molteplici iniziative d’indubbio spessore e ora si accinge a realizzare il sospirato Piano sulle basi di una mirata progettualità, e del confronto propositivo e continuo tra gli organismi protagonisti.

Area naturale protetta che interessa circa 140mila abitanti, il Parco del Campi Flegrei è stato istituito nel 2003 in attuazione della legge regionale della Campania numero 33 del 1 settembre 1993.

Teresa Lucianelli

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