Il generale Vannacci il 25 settembre davanti al Tar di Roma per accuse legate ai suoi libri. Rischia il declassamento

Il prossimo 25 settembre il generale Roberto Vannacci dovrà comparire davanti al Tar di Roma per rispondere alle accuse legate alla pubblicazione dei suoi libri.

Questa udienza potrebbe segnare una svolta decisiva per la sua carriera, poiché l’alto ufficiale rischia il declassamento a soldato semplice.

Il caso Vannacci ha avuto inizio con la pubblicazione del suo primo libro “Il mondo al contrario“, che ha suscitato ampie polemiche sia all’interno che all’esterno delle forze armate.

A seguito di questa pubblicazione, i vertici militari hanno disposto una sospensione di 11 mesi, avviando un’istruttoria disciplinare per valutare la conformità del suo comportamento con i regolamenti interni.

Ma le controversie non si fermano qui. A complicare ulteriormente la posizione di Vannacci è stata la pubblicazione di un secondo volume “Il coraggio vince“, che ha portato alla luce nuovi episodi controversi.

In questo libro, l’europarlamentare narra di missioni militari, interazioni con contingenti stranieri e rapporti diplomatici, senza aver ottenuto l’autorizzazione dai suoi superiori.

Questo ha violato i protocolli di riservatezza e le norme di sicurezza, mettendo il generale in una posizione ancora più delicata.

Se il TAR di Roma dovesse ritenere che Vannacci ha violato i regolamenti militari, il generale potrebbe affrontare una delle sanzioni più gravi della sua carriera: la retrocessione a soldato semplice.

In una recente dichiarazione il generale ha affermato: “Sono estremamente sereno e sempre più convinto della correttezza delle mie azioni. Mi sono sempre comportato correttamente nella mia lunga carriera militare e come sempre risponderò nelle sedi opportune“.

In una lettera inviata al Corriere della Sera, ha ribadito il suo impegno verso la verità e la trasparenza, aggiungendo: “Non è improbabile che un giorno io possa tornare al servizio militare attivo“.

Nonostante il procedimento disciplinare in corso, Roberto Vannacci si dichiara sereno e sicuro della correttezza delle sue azioni.

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