‘Il Giardino dei ciliegi’ al Teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo

Gran successo del Teatro Stabile di Napoli in Russia. Sono stati circa sette i minuti di applausi e tanta la commozione tra il pubblico in sala per Il Giardino dei ciliegi andato in scena in occasione della IX edizione del Festival Internazionale al Teatro Aleksandrinskij, uno dei teatri più antichi di San Pietroburgo dove Cechov aveva il suo palco personale. Un successo sfociato anche in una importante collaborazione tra il Teatro Stabile e il Teatro Aleksandrinskij che porterà ad una attività di scambio tra gli studenti della loro scuola e della scuola dello Stabile, ma anche una collaborazione artistica. Valery Fokin direttore dell’Aleksandrinskij, quest’anno presente nel cartellone del Mercadante con Liturgia zero (in scena il 21 e il 22 novembre al Politeama) nel 2017 tornerà a Napoli con una produzione in prima assoluta, Le Troiane. L’accordo è stato annunciato al termine della prima dai due direttori Luca De Fusco e Valery Fokin con gran soddisfazione. “Abbiamo visto stasera un Cechov diverso da quelli che vediamo in Russia – ha dichiarato Fokin – che al pubblico è piaciuto moltissimo. Qui si ama la tradizione ma si è assetati anche di novità! Sono sicuro che anche Cechov dal cielo avrà sorriso”.Il successo di San Pietroburgo conclude un anno importante per il teatro napoletano diventato da poco Nazionale, iniziato con una tournée a Parigi con il Circo Equestre Sgueglia al Théâtre de l’Athénée, proseguito sempre a Parigi all’Istituto di Cultura con un racconto di La Capria e con Le sorelle Macaluso di Emma Dante in scena al Théâtre du Rond Point. Lo spettacolo andato in scena il 18 e il 19 a San Pietroburgo firmato da Luca De Fusco e tradotto da Gianni Garrera, ha visto in scena Gaia Aprea nel ruolo della protagonista Ljiuba, Paolo Cresta (Jaša) Claudio Di Palma (Lopachin), Serena Marziale (Dunjaša), Alessandra Pacifico Griffini (Anja), Giacinto Palmarini (Trofimov), Alfonso Postiglione (Pišcik), Federica Sandrini (Varja), Gabriele Saurio (Epichodov), Sabrina Scuccimarra (Šarlotta), Paolo Serra (Gaev), Enzo Turrin (Firs). Le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Maurizio Millenotti, le luci di Gigi Saccomandi, le coreografie di Noa Wertheim, le musiche originali di Ran Bagno.

 

 

 

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