Gli antifascisti riuniti ieri a Macerata partendo col loro corteo di circa cinquemila persone hanno ritenuto opportuno oltraggiare gli italiani morti nelle foibe ad opera dei comunisti titini, proprio nella giornata del 10 febbraio dedicata all’omaggio a quei morti.
Non uno striscione per Pamela, brutto ricordo già seppellito quello della sua morte.
Sconcerto e vergogna per i cori sulle foibe che si sono levati dalla piazza di Macerata, scrive in un post su Facebook Federico Mollicone, responsabile comunicazione di Fratelli d’Italia e candidato alla Camera: ‘Pensavamo che a manifestare fossero gruppi di antifascisti, il che già faceva sorridere così, e invece si sono tristemente rivelati per quello che sono: degli anti-italiani che inneggiano all’odio comunista. Ci aspettiamo una veloce e netta condanna da parte di ‘Liberi e Uguali’ e del suo leader Pietro Grasso, e che tutti coloro che si sono prodotti in questi squallidi e indecorosi cori vengano subito identificati e denunciati in forza della legge Mancino’.
I cori che si sono sentiti inneggiare alle foibe sono scandalosi, calpestano morti innocenti e tradiscono gli ideali della Resistenza, afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, che oggi ha parecipato alle celebrazioni del Giorno del Ricordo alla Foiba di Basovizza.
In un’intervista esclusiva con il direttore di ‘Libero’, Giorgia Meloni denuncia il clima da regime e l’intolleranza verso il centrodestra che sta avvelenando la campagna elettorale: ‘La sinistra usa il fascismo come coperta di Linus’, dice riferendosi allo ‘scandalo’ di Pontedera, il cui sindaco ha negato a Fratelli d’Italia il suolo pubblico per una manifestazione: ‘Questo è il frutto della presunta marea nera, della Legge Fiano. Siamo in piena emergenza democratica, usano il fantoccio del Fascismo per impedire agli avversari la campagna elettorale. Sapevamo benissimo che sarebbe finita così: c’è un rischio regime e sono basita dal silenzio del presidente Mattarella, della Boldrini e di Grasso. E dico a Minniti: noi manifesteremo a Pontedera, ci mandi pure le forze dell’ordine’.
Ma il peggio è quanto accaduto nel ‘Giorno del ricordo’, che ricorda la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. La ‘Patria’ ha ricordato i suoi figli perseguitati dalla ferocia del maresciallo Tito, massacrati nelle foibe, vittime della pulizia etnica anti-italiana e costretti a scappare dalla loro terra. Oggi i patrioti combattono i vigliacchi nemici dell’Italia, scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia, vigliacchi che vorrebbero negare e nascondere questa tragedia.