‘È stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora’, annotava ironicamente Winston Churchill.
La parola ‘democrazia’ sa di libertà, civiltà, benessere attraverso una fondamentale garanzia: il rispetto della volontà popolare.
Ma anche la democrazia ha i suoi limiti.
Parlare di democrazia è anche assistere all’alternarsi ciclico dei regimi dove, purtroppo’, può inserirsi per taluni motivi, chiari o meno chiari, può trasformandosi in oclocrazia.
Questo termine si rivela oggi di estrema attualità. Oclocrazia significa governo delle masse dove la democrazia viene abolita e si trasforma in violenta demagogia, o democrazia del popolaccio o, in termini più eleganti, la democrazia del populismo.
La nostra democrazia rinata dopo la distruzione totale della Seconda guerra mondiale, vive oggi una profonda crisi di valori, dove anche i più fondamentali- l’eguaglianza, la dignità della persona- vengono lasciati da parte da una massa di aggressività ed ignoranza.
Il popolo è diventato massa cedendo all’egoismo e all’avidità, dimenticando la solidarietà, prendendosela con gli ultimi e tenendo buoni i veri nemici della giustizia.
Non voglio citare l’esempio dei rom o altro ma è necessario che si creda fortemente nei valori della nostra Costituzione, portando luce nell’oscurità in cui ci stiamo addentrando attraverso la diffusione della cultura e della legalità anche partendo dal piccolo.