L'Aula del Senato durante le votazioni degli emendamenti alla Riforma Costituzionale, Roma, 6 ottobre 2015. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Il governo supera il primo voto segreto sull’articolo 10

Il governo supera il primo voto segreto sull’articolo 10 del ddl riforme, che riguarda il procedimento legislativo, respingendo un emendamento Calderoli sulla tutela delle minoranze linguistiche con 153 no, 131 sì e tre astenuti. Il governo ha dato parere negativo su tutte le modifiche all’articolo, tranne che sui due emendamenti Calderoli e sull’emendamento Endrizzi, per i quali è ammesso il voto segreto, in merito ai quali l’esecutivo si è rimesso all’Aula.  Scende a quota 154 la maggioranza in occasione della bocciatura di due emendamenti (il 10.1000 e il 10.2) accorpati, nella loro votazione, dalla presidenza del Senato. I due emendamenti sono infatti respinti con 154 voti contrari, 113 sì e 3 astenuti. L’emendamento 10.1000 era uno di quelli presentati ‘collettivamente’ dalla minoranza Pd e attribuiva più competenze, tra cui i temi etici, al Senato. L’emendamento, ritirato dalla minoranza Pd, è stato poi fatto proprio dal M5S.

 

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