Il governo supera il primo voto segreto sull’articolo 10 del ddl riforme, che riguarda il procedimento legislativo, respingendo un emendamento Calderoli sulla tutela delle minoranze linguistiche con 153 no, 131 sì e tre astenuti. Il governo ha dato parere negativo su tutte le modifiche all’articolo, tranne che sui due emendamenti Calderoli e sull’emendamento Endrizzi, per i quali è ammesso il voto segreto, in merito ai quali l’esecutivo si è rimesso all’Aula. Scende a quota 154 la maggioranza in occasione della bocciatura di due emendamenti (il 10.1000 e il 10.2) accorpati, nella loro votazione, dalla presidenza del Senato. I due emendamenti sono infatti respinti con 154 voti contrari, 113 sì e 3 astenuti. L’emendamento 10.1000 era uno di quelli presentati ‘collettivamente’ dalla minoranza Pd e attribuiva più competenze, tra cui i temi etici, al Senato. L’emendamento, ritirato dalla minoranza Pd, è stato poi fatto proprio dal M5S.