Sparava a raffica contro bambini innocenti e nello stesso tempo riprendeva con freddezza la scena grazie alla telecamera posizionata intorno al coll. A riferirlo è stato il ministro dell’Interno francese Claude Gueant, riportando le dichiarazioni di un testimone presente sul posto al momento della sparatoria.
Le vittime sono Jonathan Sandler, 30 anni insegnate di religione, i suoi due figli Arieh e Gabriel di 5 e 3 anni, e Myriam Monsonego un’altra bambina di 7 anni. Dopo esser state vegliate tutta la notte dall’intera città francese, “le quattro salme saranno rimpatriate oggi stesso in Israele”, lo ha annunciato il presidente del Concistorio centrale ebraico, Joel Mergui.
I corpi erano stati restituiti ieri pomeriggio alle famiglie. Centinaia sono le persone che hanno partecipato sempre ieri ad una cerimonia nella sinagoga di Tolosa così come altre centinaia si sono riunite in serata in una sinagoga di Parigi, ove era presente anche il presidente francese Sarkozy e il candidato alle presidenziali Francois Hollande.
Il ministro israeliano degli esteri Avigdor Lieberman ha espresso collera per l’accostamento fatto dall’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue Catherine Ashton fra i bambini ebrei uccisi ieri a Tolosa e i bambini palestinesi di Gaza. Il riferimento “non è appropriato”, ha osservato Lieberman in un comunicato in cui ha anche espresso la fiducia che la Ashton ritorni sulle proprie dichiarazioni. Incontrando una delegazione palestinese la Ashton aveva espresso partecipazione per il dolore delle famiglie colpite dall’attentato a Tolosa, come per i congiunti dei bambini belgi morti in un incidente stradale, per quelli norvegesi colpiti a morte da un estremista di destra, nonchè per quelli di Siria e di Gaza. Secondo Lieberman la Ashton dovrebbe dedicare la propria attenzione semmai ai bambini nel sud di Israele “che vivono nel timore continuo dei razzi sparati contro di loro a Gaza”.
“Israele,continua Lieberman, è il Paese più mortale al mondo ed è obbligato a combattere contro terroristi che si annidano nella popolazione civile”.
Critiche alla Ashton sono espresse anche da alcuni mezzi stampa israeliani. Riferendosi all’accostamento fra Tolosa e Gaza il tabloid Yediot Ahronot titola a tutta pagina “un paragone oltraggioso”
Caccia all’uomo. La polizia francese ha lanciato una caccia spietata all’uomo con mezzi eccezionali per assicurare alla giustizia l’autore della strage di ieri.
Molti elementi a cominciare dall’arma usata, riconducono episodi precedenti avvenuti sempre a Tolosa, ad una stessa mano omicida. Fra le piste seguite, anche quella antisemita.
Un minuto di silenzio. Alle 11,30 è stato in tutte le scuole francesi per rendere omaggio ai tre bambini e all’insegnante uccisi. Anche il presidente francese Nicolas Sarkozy ha partecipato al raccoglimento presso il liceo Francois Couperin, nel centro di Parigi, a due passi dal Memoriale della Shoah. Sarkozy ha preso brevemente la parola davanti agli studenti per ripetere che sarà fatto di tutto per assicurare alla giustizia il responsabile della strage, con ogni probabilità lo stesso autore dell’assassinio di tre militari di origine maghrebina. “Anzitutto è un momento di raccoglimento l’occasione per pensare a questo dramma, alle questioni di sicurezza che implica, all’evoluzione della nostra società”, aveva detto poco prima il ministro dell’Educazione, Luc Chatel. “Prendendo di mira una scuola, è stata attaccata un’istituzione. E noi consideriamo la scuola come l’incarnazione dei valori della Repubblica”.
La Comunità ebraica. Amos Luzzatto presidente della Comunità ebraica di Venezia, in una nota, rileva che non si tratta più “solo di accuse, insinuazioni, di ripetizioni di vecchi motivi che indicano in noi ebrei le radici di tutti i mali, oggi si passa direttamente all’azione, mirando selvaggiamente all’uccisione di bambini che si recano a scuola, colpevoli soltanto di appartenere a una minoranza che ha saputo sopravvivere a discriminazioni, persecuzioni e diffamazioni, grazie alla fedeltà, alla propria cultura e alle proprie trediziioni”. “Gli ebrei, assieme ad altre minoranze disperse nell’Occidente che si proclama civile, sono ancora un facile capro espiatorio nei momenti di crisi”.
Luzzatto fa un appello agli ebrei perché “conservando il loro sangue freddo, continuino, insistano, potenzino l’attività della Comunità stessa, come prima e più di prima. Continua il presidente della comunità ebraica dicendo che “l’ antisemitismo e il razzismo sono incompatibili con la democrazia