Al Teatro dell’Opera di Roma è tornato in scena IL LAGO DEI CIGNI di Čajkovskij firmato da Benjamin Pech, una produzione che andrà in torunée anche al Liceu di Barcellona segnando il debutto dell’Opera di Roma in quel teatro. Lo spettacolo è dedicato alla grande esperta di danza Vittoria Ottolenghi nel centenario della sua nascita. Si tratta di una produzione molto imponente che vede il coinvolgimento di circa settanta danzatori.
Il coreografo Benjamin Pech, già étoile dell’Opéra di Parigi e oggi assistente della direzione del Ballo dell’Opera di Roma, rispettando comunque la drammaturgia, crea una versione originale di questo balletto. Sceglie di non rappresentare la figura dello stregone von Rothbart, ma è lo stesso Benno ad acquisirne i tratti, diventando un personaggio caratterizzato da gelosia, avidità e doppiezza.
Pone molta attenzione alle parti maschili, la prima volta che lui stesso interpretò questo balletto lo fece nella versione di Nureyev, che sviluppò proprio tutta la coreografia per i danzatori. In una recente intervista sui canali del Teatro, Pech racconta come da questo gli sia rimasta una responsabilità, e in che modo, portando una versione nuova de Il Lago dei cigni, abbia voluto dare spazio agli uomini, che oggi, come lui stesso sostiene, devono ballare allo stesso livello delle donne.
Pech ha voluto proporre la sua versione, anche se questo balletto non è stato molto cambiato negli anni, il mondo invece è cambiato, come anche la tecnica dei ballerini è molto sviluppata, porta in scena quindi un balletto in armonia con il mondo di oggi e con i ballerini di oggi. “L’arte è una cosa che ti tocca il cuore e che non ha bisogno di avere educazione, non ha bisogno di avere cultura, è proprio un accesso diretto alle emozioni.”
La sera di martedì 25 giugno nei ruoli principali di Odette e Siegfried hanno brillato Fumi Kaneko, al suo debutto al Costanzi e Vadim Muntagirov, entrambi principal dancers del Royal Ballet. Nel ruolo di Benno lo straordinario Alessio Rezza étoile dell’Opera di Roma.
Le scene e i costumi di Aldo Buti restituiscono pienamente un’atmosfera di favola, sorprende l’opulenza sfavillante, l’estrema cura dei dettagli, è uno spettacolo che riempie gli occhi. Il lago dei cigni possiede una magia incantevole, tutti abbiamo nel cuore e nella testa le musiche scritte da Čajkovskij, risulta per tutta la sua durata così sorprendentemente familiare e confortante. Grandi e lunghissimi gli applausi che il pubblico romano ha voluto tributare a tutto il cast, con frange di “tifoseria” che raramente si vedono nei teatri classici, sembrava quasi di essere tornati indietro di qualche decennio, davvero emozionante.
IL LAGO DEI CIGNI Balletto in un prologo e quattro atti
MUSICA Pëtr Il’ič Čajkovskij | DIRETTORE Koen Kessels | COREOGRAFIA Benjamin Pech
ASSISTENTE COREOGRAFO Isabelle Guerin, Gillian Whittingham | SCENE E COSTUMI Aldo Buti | LUCI Vinicio Cheli
Interpreti principali: ODETTE/ODILE Rebecca Bianchi 19, 21, 23 / Alessandra Amato 20 / Marianna Suriano 22 (ore 15) e 26 / Fumi Kaneko 22 (ore 20), 25 e 27 | PRINCIPE SIEGFRIED Alessio Rezza 19, 21 e 23 / Claudio Cocino 20 / Michele Satriano 22 (ore 15) e 26 / Vadim Muntagirov 22 (ore 20), 25 e 27 | BENNO Mattia Tortora 19, 21 e 23 / Walter Maimone 20 / Giacomo Castellana (22 ore 15 e 26) / Alessio Rezza (22 ore20, 25 e 27)
ORCHESTRA, ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Teatro dell’Opera di Roma, Piazza Beniamino Gigli, 1 – 00184 Roma Tel. 064817003 ufficio.biglietteria@operaroma.it; www.operaroma.it.
Loredana Margheriti