IL LAGO DEI CIGNI vola al Teatro Brancaccio direttamente da Mosca
Lunedì 13 gennaio, nell’unica data romana, al Teatro Brancaccio abbiamo assistito allo spettacolo di danza per eccellenza, Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Rappresentato per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 1877 e prima delle suite di danze composte da Čajkovskij, diventa uno dei più universalmente noti balletti classici dell’Ottocento soprattutto con le coreografie di Marius Petipa e Lev Ivanov del 1895.
Il teatro, nel rione Monti della Capitale, è quasi tutto esaurito. Molti e ben composti i bambini in sala, nonostante domani si vada a scuola: tutti ad applaudire la Compagnia BALLET from RUSSIA che si esibisce per la prima volta in Italia.
Il balletto russo, fondato nel 1980 dal coreografo e solista del Teatro Bolshoi Stanislav Konstantinovich Vlasov, è oggi diretta dall’étoile ed insegnante Ekaterina Shalyapina: quasi mezzo secolo di storia in un crescendo di fama e riconoscimenti sia in patria che all’estero.
Il corpo di ballo propone le coreografie originali del Lago dei cigni che Marius Petipa creò nell’IXX sec., con il consueto rigore della scuola russa. Un incanto vedere ‘eleganza e leggerezza del singolo piccolo gesto quanto la precisione e sincronia nelle coreografie di gruppo.
I primi ballerini Elizaveta Korneeva, Chezganova Natalya Antonovna Ivan Sitnikov, Stepa Kosygin sono delle eccellenze ma è tuttp il gruppo dei danzatori ad possedere un alto livello tecnico ed interpretativo.
La compagnia riesce a divulgare l’arte della musica e della tradizione coreutica di Mosca, al grande pubblico occidentale.
Tanti i costumi di scena in accordo con il taglio della narrazione.
La scenografia è anch’essa tradizionale ma con gusto e ricchezza: il palazzo reale, il lago notturno, con tanto di luna piena e castello. Il tutto gradevole e favoloso. Il pubblico applaude, applaude, applaude tantissimo.
Barbara Lalle