Il Libano in default. La crisi del Paese continua con il premier che per la prima volta nella storia ha dichiarato bancarotta. Una decisione, secondo quanto dichiarato dal presidente, presa per preservare l’interesse pubblico. I debiti non saranno saldati, quindi, con scenari politici ed economici che non si preannunciano molto chiari. Non possiamo escludere delle dimissioni da parte del premier. Nelle prossime ore si saprà qualcosa in più su questa vicenda che rischia di aprire scenari non immaginabili alla vigilia.
L’annuncio della bancarotta è stato dato direttamente dal premier ai microfoni di una televisione locale. “Il Libano sta sospendendo il rimborso del debito del 9 marzo per poter soddisfare le esigenze del Paese – ha sottolineato Hassan Diab citato da Libero – questa decisione non è stata facile. E’ l’unica soluzione per proteggere l’interesse pubblico, parallelamente al lancio di un piano di riforme globale. La nostra decisione deriva dall’attaccamento all’interesse dei libanesi“. Una decisione che apre ad uno scenario non semplice per il governo di Beirut anche se si saprà qualcosa di più nelle prossime ore.
La bancarotta non esclude un ritorno alle urne anche se in questo momento sembra essere l’ipotesi più remota. Il Libano non sta attraversando un periodo molto facile con diverse proteste che sono state registrate negli ultimi mesi. Il default è stato fatto per provare a dare maggiore tranquillità ad una popolazione che non sta attraversando un momento semplice. Nelle prossime ore si saprà qualcosa in più. L’unica certezza in questo momento è la bancarotta con la conseguente decisione di non pagare più i debiti che erano ancora da saldare.