Il Museo Capodimonte di Napoli sarà ospitato all’interno del Louvre di Parigi. Il direttore generale della galleria napoletana ha sottolineato l’eccezionalità dell’avvenimento, ribadendo che si tratta di un vero e proprio omaggio alla cultura, senza alcuna forma di rivalità.
Nel 2023, il Louvre di Parigi ospiterà il Museo di Capodimonte di Napoli. Non si tratta di un semplice passaggio di opere d’arte da una galleria all’altra, ma di una vera e propria celebrazione tra ‘colleghi’. Non a caso, il direttore generale del museo partenopeo, Sylvain Bellenger, ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento. Intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, ha dichiarato: “La mostra si intitolerà ‘Capodimonte al Louvre’ ed è la prima volta nella storia che un museo celebra un’altra galleria e non un singolo artista con una mostra“.
Capodimonte porterà al Louvre anche artisti che sono assenti, in modo da “far dialogare le nostre opere con le loro. Uno dei casi riguarda Caravaggio: la nostra Flagellazione sarà al cospetto de La Morte della Vergine del Louvre“. Bellenger ha sottolineato che tutte le opere d’arte verranno trasferite da Napoli a Parigi con strumenti adatti. Questo sarà possibile grazie all’aiuto economico di mecenati che, negli anni, si sono già spesi per la galleria partenopea.
La mostra sarà allestita a Parigi in un periodo propizio, che coinciderà con una serie di lavori straordinari che verranno svolti a Capodimonte. Questi serviranno a renderlo il primo polo ad essere “energicamente autosufficiente“. Questa scelta, oltre al rispetto che la galleria ha sempre avuto per l’ambiente, è da ricollegare anche alle bollette stratosferiche che arrivano a destinazione.
“Paghiamo bollette di un milione all’anno solo per l’illuminazione e l’efficientamento energetico è una necessità. Il bando è stato aggiudicato attraverso Invitalia e avremo pannelli orientati dall’intelligenza artificiale. Il progetto esecutivo sarà ultimato entro il 2022. Abbiamo a disposizione in bilancio 23 milioni, più 27 da diversi partner: in tutto 52 milioni. Saremo il primo museo energeticamente autosufficiente. Un primato che ci rende molto orgogliosi“, ha dichiarato Bellenger, sottolineando che il piano sarà pronto entro il 2024.