Il mago di Oz al Brancaccio: un musical circense che incanta grandi e piccini

Fino al 30 aprile al Brancaccio di Roma “Il mago di Oz”, spettacolo che fonde musical, circo contemporaneo e linguaggio teatrale.

La trama è una rivisitazione de “Il meraviglioso mago di Oz” libro di L. Frank Baum, racconto delle avventure della bambina Dorothy nel magico Paese di Oz, dopo che lei e il suo cane Totò sono stati spazzati via da un tornado che colpì il Kansas, dove, orfana dei genitori, abitava assieme agli zii.

Nell’adattamento del regia Maxim Romanov, che vedrete al Brancaccio, il cane non c’è ed anche Dorothy non è orfana, ma ad attendere il suo ritorno c’è una madre.

Anche le streghe non appariranno mai; sono però presenti e centrali i suoi tre compagni di viaggio: le figure dello Spaventapasseri, dell’Omino di latta e del Leone codardo.

Grande spazio ai maghi, il mago cattivo e quello buono, cioè il mago di Oz.

Le parti cantate e quelle recitate sono ad intervallare da numeri di circo contemporaneo: trapeziste, equilibriste, acrobati di varie discipline. Tutti i numeri mozzafiato sono eseguiti da artisti di fama internazionale. Molti i balli eseguiti da un corpo di danza coeso che rende lo sviluppo della trama molto piacevole.

Da menzionare il ballo dei papaveri: ballerine vestite di rosso con grandi fiori rossi danzano leggiadre creando una atmosfera magica, mentre delle danzatrici aeree volteggiano nell’aria su lunghi drappi rossi.
Un allestimento veramente elegante, uno spettacolo raffinato che incanterà grandi piccini e anche medi!
Grafiche 3D e video proiezioni compongono il panorama immaginifico. Sul palco grandi fiori completano la scenografia.

La musica originale è scritta e diretta dal giovane compositore Andrei Zubets: belle canzoni cantate da voci leggere molto gradevoli.

Lo spettacolo è in lingua originale inglese con sovratitoli in italiano, di facile fruizione.

Barbara Lalle

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