Apre a Roma il primo Amaro Bar d’ Europa, ispirato al film Il Marchese del Grillo, ed è anche Osteria: cucina romanesca, ottimi cocktail e 500 amari in carta.
Il Marchese ha aperto, da alcune settimane, le porte della sua “nobile dimora”, a due passi dall’ Ara Pacis, nella centralissima via di Ripetta.
Nato dal sogno di due amici d’ infanzia, Davide Solari e Lorenzo Renzi, con la passione per Roma e una peculiare idea di ristorazione, Il Marchese è proprio la concretizzazione di questo loro sogno: un locale che coniuga l’amore per l’identità romana con i più attuali trend della miscelazione d’ oltreoceano.
Liberamente ispirato ai fasti del monicelliano film Il Marchese del Grillo, Il Marchese racchiude in sé due anime: quella nobile del marchese, e quella verace del carbonaro.
1°Amaro Bar d’ Europa, Il Marchese è unico nel suo genere, infatti è anche un’osteria, un mercato, un salotto e una “piazza”, che si sta guadagnando la fama di nuovo punto d’incontro preferito nella zona, e il crescente favore del pubblico straniero e locale (registrando oltre 200 presenze giornaliere).
Sono andata a provarlo personalmente per voi, ed ho scoperto un locale accogliente, dove trascorrere ore liete, in qualsiasi momento della giornata, bevendo bene (soprattutto amari), mangiando in quantità e qualità, e dove è possibile persino fare la spesa, acquistando prodotti freschi, da consumare comodamente a casa.
L’ambiente
“Di giorno Carbonaro, la sera Marchese” proprio come Sordi nel film, il ristorante di via Ripetta dichiara subito queste due anime, e le coniuga in unico spazio.
110 coperti, ampio e arioso, è nel complesso un locale elegante, dalle luci soffuse, che si fa notare subito fin dalla strada, grazie alle ampie vetrine retrò, incorniciate da un bel blu navy, vergate in oro col nome del locale, e all’accattivante sottofondo jazz che scalda l’ambiente.
All’ingresso troviamo, ad accoglierci e sorprenderci, le atmosfere popolari dell’Osteria di Gasperino il Carbonaro: adornata da bottiglie di vino e terracotte varie, con semplici tavoli in legno, una grande cucina a vista e uno spazio dedicato al mercato, che vorrebbe ricordare un pò Campo de’ Fiori.
Qui mentre in un angolo una simpatica sfoglina, ogni giorno prepara con le sue abili mani gnocchi, fettuccine e tonnarelli, il cuoco esce dalla cucina per scegliere gli ingredienti al momento, tra i prodotti a km zero, che anche i clienti possono acquistare, proprio nell’area mercato. Fiori, sacchi di farina, caffè, pane, frutta e verdura, tutto è freschissimo e rigorosamente di stagione.
Volgendo lo sguardo nell’altro lato del locale però, le atmosfere cambiano, e scorgiamo il raffinato salotto ottocentesco del “Marchese Onofrio del Grillo”, con tanto di caminetto, che ospita l’Amaro bar, illuminato da grandi lampadari di cristallo, punteggiato di specchi, stucchi e velluti, ma soprattutto caratterizzato da un imponente bancone dedicato alla mixology.
Ai fornelli, al comando di una brigata di 5 giovani, troviamo lo chef Daniele Roppo, allievo di Arcangelo Dandini ed ex rugbista. Daniele si è appassionato alla cucina da giovanissimo al fianco di sua nonna, e vanta già esperienze prestigiose con chef di punta come Marco Martini e Stephan Betmon, per la pasticceria.
Roppo esprime una cucina romana golosa e genuina, che onora le ricette della tradizione, aggiungendo un tocco di classe e fantasia ai piatti, senza mai stravolgerli.
La cucina e la nostra esperienza
La cucina è proprio la cifra che più rappresenta lo spirito della romanità autentica, che vuole esprimere il locale. Ed è proprio nel menù, d’accordo con le intenzioni dei proprietari, che più emerge lo spirito verace di “Gasperino”, con porzioni generose e piatti tradizionali capitolini.
Amatriciana, Gricia e Cacio e Pepe, (13 euro) sono ovviamente le protagoniste, ma la mia pasta preferita è inevitabilmente la Carbonara del Marchese (13 euro), piatto icona della Capitale e fiore all’occhiello del locale. Preparata a freddo (scuola Arcangelo Dandini), questa carbonara prima seduce con il profumo e il colore giallo intenso della crema all’ uovo e pecorino; in bocca è vellutata e avvolgente, perfettamente legata alle mezze maniche bene al dente, che ne raccolgono riccamente il condimento; e infine grazie alla croccantezza del guanciale e alla lieve nota piccante del pepe conquista completamente ogni commensale.Tra i primi degni di nota però ci sono anche i Ravioli di coda alla vaccinara (14 euro), eseguiti secondo tradizione con molto sedano e il cacao amaro a impreziosirne il gusto, e per chi preferisce il pesce invece, ecco delle invitanti Fettuccine integrali con gamberoni pomodorini e maggiorana (13 euro).
La carta però include anche pizze farcite, focacce preparate al momento e ripiene di stracchino e mortadella, di prosciutto e fichi, piuttosto che di scarola, olive e alici.
C’è persino la scarpetta, qui servita come antipasto: se la ordinerete avrete soddisfazione, e vi arriverà una bella rosetta croccante da tuffare in un bel sugo all’amatriciana, nell’intingolo della cacio e pepe, e nel gustoso condimento all’uovo della carbonara. Anche i secondi qui possono darvi grandi soddisfazioni, soprattutto a chi ama la carne. Tagliata di manzo (19 euro), pollo con i peperoni (16 euro), filetto di vitella come saltimbocca (18 euro) sono alcune delle gustose opzioni. Io ho assaggiato ed apprezzato le polpettine agli agrumi (15 euro) che nella loro semplicità mi hanno davvero convinto: grazie al loro inebriante profumo d’arancio e al gusto raffinato ma allo stesso tempo familiare, tipico d’ un piatto casalingo fatto come una volta. Non mancano proposte a base di pesce vi invito a provare l’elegante leggerezza del Cuore di baccalà al vapore con crema di zucchine e menta (19 euro): profumatissimo e piacevolissimo al palato, grazie al gusto delicato e veramente fresco.
I dolci sono fatti tutti in casa, e avrete sicuramente l’imbarazzo della scelta tra il maritozzo con ricotta mantecata, cioccolata e arancia candita, il tiramisù classico o al pistacchio, il triplo cioccolato allo zabaione o la cheesecake, preparata a freddo, con amaretto e composta di ciliegie.
Lo staff cortese e preparato, è volenteroso e cordiale, anche se con qualche lentezza ogni tanto nel servizio, ma considerato che siamo in una nuova apertura, nulla di grave.
L’Amaro Bar
Aldilà della valida proposta della cucina, il vero asso nella manica del Marchese è però il suo innovativo Amaro Bar, il primo del genere in Italia ed in Europa, con il suo sconfinato libro degli amari e gli squisiti cocktail tutti a base di amari, che solo qui potrete sorseggiare, che lo rendono la meta ideale anche per l’aperitivo e il dopocena.
L’inedito format si ispira alle mode made in Usa dove ora l’amaro è lo spirito di punta e ha smesso di essere un semplice digestivo, diventando il drink più trendy del momento. Direttamente dagli USA Matteo Zed, vero guru della miscelazione,è stato chiamato qui a curare e supervisionare il progetto dopo diversi anni all’estero, ed esperienze internazionali (Tokyo e New York)come Bar Supervisor da Joe Bastianich e da Del Posto di New York , come Head Mixologist da Zuma (sempre a New York) e Beverage Specialist nel Giorgio Armani Restaurant in 5th Avenue a New York passando per il Black Tail dei ragazzi del Death Rabbit. Ora Matteo è al Marchese,pronto a scommettere che questa nuova moda dell’ amaro bar farà furore in Italia. “La maggior parte degli Amaro bar nel mondo ha 30/40 etichette. Il Marchese ne ha quasi 500”.
L’Amaro Bar de Il Marchese ha quindi anche un altro primato: infatti è l’unico al mondo ad avere un portfolio di referenze così ampio e di nicchia, con una selezione di amari pregiati focalizzata su brand italiani e qualche etichetta internazionale.
Solo qui avrete l’opportunità di assaggiare in verticale una selezione di amari vintage, dal 1950 al 1970, dal più morbido e armonioso fino a quello più spigoloso e amaro, potendo scegliere tra più di 30 antiche bottiglie, molte etichette delle quali rare e oramai sparite dal mercato.
Anche la drink list è davvero unica, tutta a base di amaro, e con una lista di amari che, ogni mese, ruoterà intorno a 30 brand differenti.
Il menu è diviso in tre categorie tutte a base Amaro: Twist su Negroni E Americano Style Cocktails, Signature e Stagionali e infine unforgettable e Grandi Classici sempre a base Amaro. Ogni cocktail viene descritto nelle sue botaniche o tramite la leggenda che lo caratterizza.
Tra i nomi dei cocktail vedrete qua e là riemergere i volti dei personaggi, tanto amati della pellicola monicelliana, cui molti dei drinks s’ispirano: abbiamo il Gasperino Margarita (amaro Stilla, Hibiscus Agave, Tequila,Succo fresco di Lime, Sale di Tajin) il Ricciotto, (un mix a base di Martini Bitter e Whisky), il Fra Bastiano ( a base di Amaro Montenegro), lo Zio Prete, e l’Aronne Fitz, e tanti altri cocktail sfiziosi ed originali tutti da provare.
Personalmente ho assaggiato e gradito il Mezzo e Mezzo, che ci è stato servito come aperitivo:
si tratta di un grande classico della miscelazione detto anche “Aperitivo storico di Bassano” realizzato con Mezzoemezzo Nardini (un liquore aperitivo a base di rabarbaro) con l’aggiunta di Seltz e di una scorza di limone. Molto buono.
A fine pasto infine abbiamo sorseggiato il piacevolissimo Olimpia (ispirato all’attrice francese amata dal Marchese del Grillo): dal gusto gradevolmente affumicato ci è sembrato un cocktail elegante e femminile, a base di Amaro Juith, lychee, rosmarino, succo fresco di Limone e champagne.
Aperto tutti i giorni dalle 11.30 del mattino fino all’1 di notte, il Marchese è, a nostro giudizio, il posto giusto per tutti coloro che amano bere bene, in un contesto chic, ma informale al tempo stesso, dove gustare della buona cucina romana d’una volta ad ogni momento della giornata.
Siamo certi quindi che il fascino del Marchese conquisterà sia le coppie che i gruppi d’amici, che vi individueranno la location perfetta non solo per mangiare, ma anche per l’ happy hour e l’afterdinner.
Il Marchese. Osteria – Mercato – Liquori
Via di Ripetta 162
00186 – Roma
info@ilmarcheseroma.it
tel. 06 90218872
Aperto tutti i giorni dalle 11.30 all’1
articolo di Valentina Franci