Pronto entro maggio il nuovo dl sugli esodati. Ad affermarlo, il ministro del Lavoro Elsa Fornero, che non senza divergenze, presenta ai sindacati il nuovo decreto sui 65mila lavoratori “esonerati” dall’applicazione delle nuove regole per accedere alla pensione. Ancora nessuna soluzione, invece, per coloro che hanno fatto accordi nel 2011 per la pensione e che ora, con le nuove regole, rischiano, di restare nei prossimi anni senza lavoro e senza alcun indennizzo previdenziale.
Una decisione che non va giù ai sindacati, per i quali tale decisione crea disparità. Infatti, il ministro, durante il verice con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ha ribadito la sua intenzione di salvaguardare solo quelle persone che hanno lasciato il lavoro entro il 4 dicembre 2011 e che matureranno i vecchi requisiti per il pensionamento entro il 2013. Un “provvedimento impopolare”, come afferma la stessa Fornero, che se da un lato se ne assume le responsabilità, dall’altro sottolinea che “non può essere messo in discussione”. “Per quelli che sono fuori dai 65 mila – precisa il ministro- si vedrà”.
Ma la Fornero non è una sprovveduta. Per placare gli animi dei lavoratori in protesta, si dichiara aperta al dialogo e a trovare una soluzione anche per quelli che rischiano di rimanere senza lavoro e senza pensione.A tal fine, la prossima settimana ci saranno altri incontri con i sindacati.
Dura la reazione delle parti sociali. “Il ministro ha presentato un decreto che non va bene e che deve cambiare”, dice il leader della Cgil, Susanna Camusso, sottolineando l’intenzione dei sindacati di proseguire con la protesta. “Non siamo soddisfatti”, afferma invece il numero 1 della Cisl, Raffaele Bonanni, sollecitando modifiche: “il ministro non può far finta che non ci siano altre personein questa condizione, oltre le 65 mila”. “Chiediamo che il governo trovi le risorse per dare una soluzione previdenziale a tutti”, evidenzia ancora il segretario confederale Uil, Domenico Proietti. Per Giovanni Centrella, segretario generale della Ugl, il dl redatto dalla Fornero è totalmente iniquo.
Ed in segno di protesta, i leader confederali rinunciano alla conferenza stampa fuori la sede di via Vittorio Veneto e parlano invece con il gruppo di esodati che protestano davanti al ministero.