Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, 60 anni, è stato ricoverato d’urgenza a causa di forti dolori al petto. L’episodio si è verificato presso il pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Nancy, a Roma, dove Crosetto si è recato autonomamente, dimostrando una determinazione nonostante le evidenti difficoltà fisiche. In un gesto di notevole forza d’animo, ha scelto di affrontare il cammino verso l’ospedale a piedi, solo, senza alcun accompagnamento. Questo dettaglio non fa che aumentare l’ammirazione per il Ministro, evidenziando il suo spirito indomito anche di fronte a sfide personali acute.
Subito dopo il suo arrivo, il team medico ha attivato le procedure d’urgenza, monitorando attentamente le condizioni di Crosetto e procedendo con una coronarografia. Questo intervento, essenziale per valutare lo stato delle arterie coronarie, segnala la serietà della situazione e l’efficienza della risposta ospedaliera.
Sebbene non siano state fornite conferme ufficiali, le fonti ospedaliere hanno sollevato il sospetto di una pericardite, un’infiammazione del pericardio che può avere serie implicazioni per la salute. Questa ipotesi ha scatenato un’ondata di preoccupazione non solo tra i membri del governo ma in tutto il paese. Sottolineando l’importanza della salute dei nostri leader nazionali.
Crosetto, che già nel 2013 aveva accusato problemi cardiaci legati a un eccessivo consumo di sigarette, ha riferito quindi tutti i sintomi che avevano fatto sospettare della pericardite che successivamente è stata diagnosticata in forma lieve e senza danni cardiaci, come informa la Difesa.
Intanto, seppur in ripresa e in condizioni di salute migliori rispetto alla notte, il ministro ha dovuto cancellare tutti i suoi impegni dei prossimi giorni e rimandare qualsiasi pensiero sul piano in caso di guerra contro gli Houthi nel Mar Rosso. Nella giornata di martedì era atteso alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dei carabinieri, insieme al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Ma cos’è la pericardite? Si tratta di un’infiammazione al pericardio, la doppia membrana che circonda e protegge il cuore. In presenza di pericardite, le membrane si infiammano e può verificarsi un aumento di liquido, che in alcuni casi può comprimere il cuore e causare dolore toracico, come avvertito dal ministro Guido Crosetto, che potrebbe far sospettare l’attacco cardiaco.
Spesso la pericardite è preceduta da una malattia virale o batterica e può essere legata a una malattia autoimmune o a precedenti interventi sul cuore, ma nella maggior parte dei casi una causa vera e propria non è rintracciabile.
I sintomi tipici sono il dolore toracico, principalmente nella parte anteriore del torace, che può irradiarsi anche alla spalla e al braccio sinistro e che allarma molto il paziente, che pensa di avere un infarto in atto. Un dolore che però, a differenza dell’attacco cardiaco, si attenua se il paziente si mette seduto con il busto inclinato in avanti, mentre si accentua quando ci si sdraia.
Tra i sintomi anche la dispnea, la cosiddetta fame d’aria, ma anche palpitazioni. In presenza di tali sintomi è consigliato un elettrocardiogramma ed un ecocardiogramma che consentono di vedere se, oltre all’infiammazione dei foglietti pericardici, si è prodotto un versamento.