Monta la polemica sulle esternazioni del sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, Vittorio Sgarbi, durante la serata inaugurale dell’Estate al Maxxi, a Roma, lo scorso 22 giugno.
Il primo appuntamento del programma di incontri nella piazza del museo romano, guidato dal presidente Alessandro Giuli, voluto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, prevedeva un faccia a faccia tra Morgan e Vittorio Sgarbi sui rispettivi gusti e passioni, un confronto aperto tra parole e note suonate al pianoforte in occasione della Festa della musica. Invece l’incontro ha sconfinato nella volgarità e nel turpiloquio.
L’intervento di Sgarbi, in particolare, sollecitato da Morgan sotto lo sguardo dello stesso Giuli, ha alternato aneddoti sessisti e parolacce, tanto da spingere i dipendenti del MAXXI a protestare con una lettera di indignazione a Giuli.
Ma indignazione e polemiche travalicano i confini del museo, con il Pd che chiede a Sangiuliano di riferire in Aula sulle “gravi e volgari battutacce sessiste pronunciate da Sgarbi”. Nel mirino finisce anche Giuli che avrebbe usato “toni intimidatori nel corso di incontri singoli” con alcuni dipendenti.