Il Castello di Vezio sovrasta l’affascinante Lago di Como. Sul promontorio che sovrasta Varenna, da oltre mille anni è possibile ammirare un antico avamposto militare che serviva per la difesa del lago e dei borghi vicini. Abitato sin dall’età del ferro, è stato fortemente voluto da Teodolinda, regina dei Longobardi.
In passato era collegato a Varenna attraverso due mura che la circondavano sino al lago. In questo modo il paese e i suoi abitanti erano protetti da guerre e saccheggi, molto frequenti durante il Medioevo. Come fosse l’abbraccio caldo e sicuro di una madre. Restaurato, in parte, all’inizio del XX secolo, oggi si presenta con una torre di avvistamento con un perimetro quadrato. È possibile raggiungerlo attraverso un ponte levatoio.
Il mistero del castello
Del Castello di Vezio non è straordinaria solo la vista, c’è un piccolo mistero legato a questo luogo già di per sé ricco di fascino. Pare infatti che ad abitarlo siano degli inquilini un po’ sui generis: dei fantasmi. Niente di macabro e soprannaturale, si tratta di alcune statue che si ergono a mo’ di guardiani del castello.
Una passeggiata lungo il percorso che porta fino a su, in cima, che non mostra solo una vista mozzafiato. A fare compagnia sono dei personaggi molto misteriosi. Simpatici e vestiti di bianco, non sono i classici spiriti che appaiono di notte e cercano di spaventare: loro preferiscono sdraiarsi al sole sul parapetto della terrazza. Il lago velato, poi, completa l’atmosfera quasi fuori dal tempo e dallo spazio.
Ma se i fantasmi sono ‘padroni di casa’ ospitali e cordiali, un po’ meno lo sono i rapaci del vicino centro di falconeria. Un luogo dove abitano dei volatili magnifici e che offrono uno spettacolo davvero fuori dal comune.
Con i suoi sotterranei parzialmente visitabili, il castello di Vezio si fonde con l’arte, la storia e la cultura di un territorio che sembra rimanere fuori dal tempo e dallo spazio. Un insieme di componenti magiche che lo rendono davvero speciale, unico nel suo genere. Perfetto per una pausa lontani dal caos cittadino, in contatto con la natura e in completa armonia con se stessi.