In Libano la protesta ha assunto toni accesi tanto che a Tripoli, negli scontri tra le forze di sicurezza e i musulmani, è morta una persona ed altre 25 sono rimaste ferite. Disordini anche a Khartum, dove un gruppo di manifestanti ha preso d’assalto l’ambasciata tedesca, innalzando la bandiera islamica. Nei tafferugli sono morte tre persone.
Attaccata anche l’ambasciata britannica. Sul posto è intervenuta la polizia, che per allontanare i circa 5.000 manifestanti ha dovuto ricorrere al lancio di lacrimogeni. I manifestanti hanno anche incendiato un ristorante della catena di fast food americana Kentucky Fried Chicken, in segno di protesta per la realizzazione di un film considerato offensivo dell’islam e del profeta Maometto. Lo riferisce la TV libanese Lbc. Ed è ancora tensione al Cairo, dove un gruppo di islamici, ha lanciato sassi contro l’ambasciata americana, dove le forze di sicurezza hanno allestito un muro di blocchi di cemento alto 3 metri.
Proteste in Tunisia. In Tunisia invece, è stata rimossa la bandiera a mezz’asta che si trovava all’interno dell’ambasciata americana di Tunisi. I manifestanti, infatti, sono riusciti a superare lo sbarramento e a dare la scalata alle mura esterne. Le forze di sicurezza sembrano avere intanto ripreso il controllo del perimetro esterno dello sbarramento, dopo avere ricacciato indietro i ribelli islamici. Continuano intanto a sentirsi colpi d’arma da fuoco, ma ora sono sporadici.
La situazione poi è peggiorata anche per il lancio nel parcheggio dell’ambasciata di alcune bombe incendiarie, che hanno innalzato un denso fumo nero . Un agente di polizia ha riferito all’Afp che i manifestanti hanno lanciato delle molotov contro la sede diplomatica, situata alla periferia di Tunisi.Negli scontri sono rimaste ferite almeno cinque persone.
Marines verso lo Yemen. La Cnn ha comunicato che una cinquantina di marines americani sono in viaggio verso Yemen, per proteggere l’ambasciata e il personale diplomatico. La conferma arriva anche dal Pentagono