Il Movimento Cinque Stelle e il cambio di passo

L’ex procuratore della Corte dei Conti del Lazio Raffaele De Dominicis è indagato dalla procura di Roma per abuso d’ufficio. L’ex magistrato doveva assumere l’incarico di assessore al Bilancio nella giunta Raggi ma la sindaca ha comunicato che in base ai requisiti previsti dal M5S non avrebbe più assunto l’incarico. ‘In queste ore ho appreso che l’ex magistrato e già procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio in base ai requisiti previsti dal M5S non può più assumere l’incarico di assessore al Bilancio della giunta capitolina, pertanto di comune accordo abbiamo deciso di non proseguire con l’assegnazione dell’incarico. Siamo già al lavoro per individuare una nuova figura che possa dare un contributo al programma della giunta su Roma’,  ha scritto ieri in un post pubblicato su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.  De Dominicis non avrebbe i requisiti giuridici previsti dal codice etico del M5S e  non sarebbe nelle condizioni di firmare il documento richiesto dal M5S già sottoscritto da tutti gli assessori e dalla stessa sindaca. Grillo ‘blinda’ il direttorio: ruolo e competenze non si toccano. I cinque scelti da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio – Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alessandro Di Battista, Carla Ruocco e Carlo Sibilia – resteranno cinque. Lo assicurano fonti M5S all’Adnkronos, spiegando che l’allargamento di cui si vocifera, chiesto oggi sulle pagine del Fatto quotidiano dalla senatrice Barbara Lezzi e voluto da molti, non è sul tavolo. Al limite si rivedranno le deleghe assegnate ai cinque, ma di ‘new entry’ non se ne parla. Eppure la rabbia verso i 5 monta, nel mirino soprattutto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che  ha chiesto pubblicamente scusa per la vicenda Muraro. Scuse che a molti, nelle file del Movimento, non sono bastate. Così c’è chi, tra gli eletti, chiede ‘non un passo indietro ma dieci’ a Di Maio.   Il malcontento si registra soprattutto tra i senatori, rimasti fuori dal direttorio e pronti a chiedere un incontro a Grillo.  Si prospettano giorni duri per Di Maio, Di Battista e gli altri. O meglio per l’intero Movimento. Perché tra i delusi c’è anche chi se la prende con Grillo, ‘reo’ di essersi ‘accontentato, assieme a Luigi, di una vittoria di Pirro’, si sfoga una deputata di spicco del Movimento. Il riferimento è al parere dell’Anac sulle nomine di Raffaele Marra e Salvatore Romeo -profili di illegittimità per l’Anticorruzione: ‘Sono certa che Raggi sapesse perciò ha acconsentito al loro depotenziamento. E’ l’ennesima presa per c… di Virginia’, si dice convinta la parlamentare. La tregua nel Movimento appare lontanissima. Anche perché i ‘ribelli’ sono pronti a far fronte comune per chiedere un cambio di passo.

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