Guttuso

Il Museo Guttuso rinnovato riaprirà a S.Stefano

Il Museo Guttuso di Bagheria dopo un anno e mezzo di chiusura per ristrutturazione, riaprirà finalmente al pubblico il giorno di Santo Stefano.
La riapertura è stata fissata per il 26 dicembre, data individuata perché è il giorno in cui cade la ricorrenza del 105°anniversario della nascita del grande artista siciliano cui il Museo è dedicato.
Guttuso fu uno dei principali pittori italiani del ‘900: la sua arte, legata all’espressionismo, fu caratterizzata dal forte impegno sociale e politico, dal rifiuto di ogni canone accademico, dall’ampio uso di figure libere nello spazio e dalla costante ricerca del puro senso del colore. Frequentò i futuristi, la scena artistica romana e Pablo Picasso di cui fu amico e grandissimo ammiratore, e fu il massimo esponente del neorealismo italiano in pittura.
Il Museo Guttuso, che celebra il grande artista, si trova a Bagheria, in provincia di Palermo, sito nello splendido complesso monumentale tardo barocco di villa dei Principi di Cattolica o Villa Cattolica, nel cui giardino, in un punto panoramico da dove si scorge il mare riposano tutt’ora le spoglie del celebre artista, collocate nel monumento funebre in marmi brasiliani celesti che lo scultore e amico Giacomo Manzù concepì e realizzo per lui.

Guttuso
“Padre agrimensore” R.Guttuso
Il museo, strutturato su tre piani, venne inaugurato nel 1973 e custodisce ancora oggi tutte le opere di Renato Guttuso donate dal maestro alla sua città natale.
Nel corso degli anni Villa Cattolica ha arricchito la sua collezione d’altre preziose opere d’arte, ed ora è pronta a riaprire offrendo al pubblico la possibilità di ammirare oltre 1.500 opere esposte, tra dipinti, disegni e sculture di Renato Guttuso e di altri importanti protagonisti del panorama artistico del XX secolo. Oltre alle opere di Guttuso infatti, che ne descrivono gli oltre quarant’anni di attività, il museo ospita anche altre importanti opere di artisti del ‘900 che ebbero un dialogo artistico con il grande maestro, quali per esempio Cagli, Mario Schifano, Onofrio Tomaselli, Silvestre Cuffaro, Domenico Quattrociocchi, Pina Calí, Giuseppe Pellitteri.

Inoltre il museo Guttuso ospita altre interessanti sezioni, come quella dedicata alla fotografia o quella sul cartellonismo cinematografico d’epoca, nata dalla donazione di Filippo Lo Medico, che fino all’84 ha gestito con i fratelli Giovanni e Vincenzo, sale cinematografiche storiche nella cittadina siciliana come il cinema “Littorio”( inaugurato nel 1927) l’arena “Imperia” e il “Nazionale” di Bagheria; oppure la nota sezione etnografica, dedicata alla pittura dei tradizionali “carretti siciliani”, finemente decorati e scolpiti, e che trova qui ragion d’essere anche in virtù del fatto che il primo maestro di pittura di Guttuso fu proprio l’artista decoratore dei carretti siciliani Emilio Murdolo, di cui Renato Guttuso da adolescente frequentò la bottega.

Le opere di Guttuso in mostra permanente spaziano dai dipinti alle sculture, dai disegni alle incisioni e vanno dalle opere degli anni trenta alle ultime dell’artista bagherese.” Padre agrimensore”, ”Nella stanza le donne vanno e vengono”,” Donne, stanze, paesaggi oggetti” queste sono solo alcune delle tele di Guttuso che i visitatori potranno apprezzare.
GuttusoIn occasione di quest’ importante anniversario il Museo si è rifatto il look, e dopo i lavori durati oltre un anno si presenta ora in una veste rinnovata più tecnologica e accessibile, con una nuova pavimentazione esterna, un nuovo impianto di illuminazione, un ascensore, postazioni touch screen e un sistema di rilevazione delle polveri e delle temperature all’interno delle stanze. Un’operazione di restyling che è stata finanziata grazie al progetto cofinanziato dall’Unione Europea PO-FESR 2007-2013 e che ci si augura renderà il sito culturale ancora più appetibile al pubblico.

Il sindaco di Bagheria in un comunicato stampa ha dichiarato in merito alla prossima riapertura del Museo: “Una sfida importantissima per tutta la città di Bagheria: Il Museo Guttuso è l’oracolo della cultura bagherese, da cui deve partire la rinascita culturale della città”.
“Non si tratta semplicemente dell’allestimento di una mostra- ha aggiunto Dora Favatella Lo Cascio, direttrice del Museo Guttuso – ma dell’allestimento di un Museo intero. Un Museo importante, fiore all’occhiello della città, visitato negli anni da due milioni e mezzo di persone”.
“Abbiamo lavorato duramente per restituire, al complesso monumentale di Villa Cattolica e a Bagheria tutta, il prestigio che meritano. Questo non è un punto di arrivo, semmai è il punto di partenza verso una nuova vita del Museo Guttuso”Ha commentato l’assessore alla Cultura, Romina Aiello.
In questa circostanza verrà infine presentato il nuovo logo della città di Bagheria, frutto di uno studio storico-iconografico a cura di Alessio Manna, studente dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo e nativo di Bagheria.

L’evento “inaugurale” del 26 Dicembre si svolgerà in due fasi: alle ore 17 il taglio del nastro alla presenza delle autorità politiche, civili, religiose e militari, con invito strettamente personale; alle 19.00 Villa Cattolica aprirà i cancelli per l’ingresso libero del pubblico, che potrà effettuare la visita guidata del complesso monumentale e della sua preziosa collezione artistica. La serata si concluderà alle 21.30 con i fuochi d’artificio.

Si preannuncia dunque un grande evento per tutti gli amanti dell’ arte e della cultura, come grande è il prestigio del complesso monumentale e del Museo Guttuso che testimonia ancora oggi il profondo legame dell’artista con la sua città natale.

Valentina Franci

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