Il napoletano è tra le lingue del Paese meno apprezzate. È quanto emerge dal sondaggio effettuato dalla piattaforma di apprendimento online Preply (preply.com/it/blog/sondaggio-dialetti-italiani), al quale hanno partecipato intervistati da un istituto di ricerca di mercato indipendente.
Il napoletano emerge come il meno preferito tra gli intervistati, con il 23% che lo ha indicato tra i meno graditi. Anche tra i residenti di Napoli, la lingua locale non gode di grande popolarità: il 22% degli intervistati nella città campana non la apprezza particolarmente.
Entrando nel dettaglio delle fasce d’età, il napoletano non è particolarmente popolare tra i giovani tra i 18 e i 24 anni ma risulta essere molto popolare tra gli over 55: solo uno su cinque ha espresso un giudizio non positivo.
Insieme al napoletano, anche sardo e siciliano sono tra le parlate meno gradite della penisola, l’esatto opposto di ligure e dialetti emiliano-romagnoli, che invece godono di particolare popolarità.
Al sondaggio hanno partecipato un migliaio di adulti di età pari o superiore ai 18 anni provenienti da tutte le regioni del Paese.
Un tesoro da proteggere
“La ricchezza e l’eterogeneità dei dialetti italiani rivendicano un posto essenziale nella società contemporanea e il riconoscimento delle varianti linguistiche regionali apporta un contributo significativo al tessuto culturale. Ogni dialetto, indipendentemente dalla sua popolarità, è un tesoro che merita tutela”, spiegano da Preply.