Il ‘no’ alla carne sintetica è legge

Con 159 voti a favore, 53 contrari e 34 astenuti la Camera ha approvato in via definitiva la legge che vieta la produzione e l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché la denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.

Le cifre parlano chiaro: quasi 3 italiani su 4 (74%) dicono no al cibo sintetico prodotto in laboratorio, dalla carne al latte fino al pesce che gruppi di potere finanziario e multinazionali stanno cercando di imporre sui mercati mondiali nonostante le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana. E’ quanto emerge dall’Indagine Coldiretti/Notosondaggi in occasione della manifestazione di agricoltori e allevatori che hanno lasciato campagne e stalle per scendere in piazza nel giorno del voto finale della Camera sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali. La sinistra, ovviamente, sta con i burocrati europei, quando c’è da perdere voti e consensi. E  dalla Camera è arrivato il via libera definitivo alla legge che vieta la produzione e la diffusione di carne e altri prodotti alimentari sintetici.

“Ho colto tanti spunti interessanti, compreso quello della necessità di notificare all’Europa questa norma, ovviamente lo faremo, perché riteniamo che non ci sia nulla da temere. Però voglio chiarire, noi siamo il Parlamento italiano ed è per questo che normiamo per quello che riguarda il nostro popolo, che è esattamente l’unica corporazione, consorteria che io riconosco come soggetto a cui dare risposte”, ha detto  in aula il ministro per le Politiche agricole, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla Camera durante l’esame degli ordini del giorno presentati in riferimento al disegno di legge sulla cosiddetta carne sintetica.

Grazie al governo Meloni l’Italia si pone all’avanguardia nel mondo come prima Nazione a vietare il cibo sintetico. Il 16 novembre di 13 anni fa ci fu l’iscrizione della Dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale, oggi invece celebriamo l’approvazione della legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

La battaglia era iniziata il 10 novembre del 2022 con l’avvio della grande mobilitazione della Coldiretti che ha portato alla raccolta di oltre 2 milioni di firme a sostegno del provvedimento, con oltre 2mila comuni che hanno deliberato a favore spesso all’unanimità, tutte le Regioni di ogni colore politico ed esponenti di tutti gli schieramenti oltre a Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei e Sindaci.

Anche sulla scorta della mobilitazione Coldiretti, il 28 marzo scorso il Consiglio dei Ministri aveva presentato il disegno di legge che vieta il commercio e la produzione in Italia di carne e altri alimenti ottenuti in laboratorio, proposto dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e dalla premier Giorgia Meloni. Un provvedimento sostenuto e approvato anche dalla Conferenza delle Regioni il 19 aprile 2023 prima dell’ingresso in Senato il 19 luglio, dove il ddl passa in Aula con 93 voti favorevoli, 28 contrari e 33 astenuti.

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