Il nuovo ‘Codice della strada’

Strade “scolastiche”, in autostrada con moto e scooter sotto i 150cc di cilindrata, pattini, skateboard e monopattini anche nelle aree pedonali. Sono queste alcune delle modifiche proposte al Codice della strada nel testo base. Presentato in Commissione Trasporti alla Camera, le proposte dovrebbero avere il via libera per il passaggio in aula. Sono comunque possibili nuove norme: la commissione ha dato tempo fino al 3 giugno per presentare emendamenti.

Un nuovo tipo di strada, la “strada scolastica” si aggiunge alle classificazioni già esistenti. La funzione è di “consentire la sosta, il movimento e le manovre connesse” alle scuole. Su queste strade i comuni provvederanno a “stabilire limitazioni alla circolazione almeno negli orari di attività didattica e di ingresso e uscita degli alunni”, adottando almeno una di queste misure: fissare un limite massimo di 30 km/h o inferiore; delimitare zone a traffico limitato.

In autostrada sarà possibile circolare anche con moto e scooter con una cilindrata inferiore ai 150cc, come prevede il codice attuale, ma il guidatore deve essere maggiorenne e in possesso di una patente A o B (o superiore) o con la patente A1 o A2 da almeno due anni.

Pattini a rotelle, skateboard e monopattini a spinta potranno invece circolare anche sulle piste ciclabili, nelle aree pedonali e negli spazi fino ad oggi riservati ai soli pedoni.

Il testo prevede inoltre l’introduzione della linea di sosta per le biciclette: si chiamerà “casa avanzata” e sarà realizzata davanti alla linea di arresto degli altri veicoli, così che i ciclisti non debbano respirare i fumi di scarico delle auto. Potrà essere realizzata sulle strade con velocità uguale o inferiori a 50 km/h, posta ad almeno 3 metri dalla linea di arresto stabilita per le auto e sarà accessibile attraverso una corsia con una lunghezza di almeno 5 metri, riservata alle bici, sul lato destro.

Sempre sulle biciclette, nel testo viene indicata la necessità che il sorpasso da parte dei veicoli venga fatto assicurando una “maggiore distanza laterale di sicurezza”, stabilita fuori dai centri urbani in almeno 1,5 metri.

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