Il nuovo Joker è di casa a Bologna

Una storia ambientata nella Bologna del punk e delle contestazioni studentesche che mette in evidenza quanto ha reso l’Italia famosa in tutto il mondo ma pure le contraddizioni evidenti che fanno parte del Belpaese. Nel panel “Spaghetti Joker” andato in scena a Palazzo del Bene, nell’ambito degli eventi di Wired Next Fest Trentino, Enrico Brizzi e Paolo Bacilieri hanno presentato questa  il loro nuovo volume intitolato “Joker: strategia dell’alta tensione”, la versione italiana di Joker: Il Mondo, volume che Dc Comics ha voluto mettere sul mercato in diversi paesi.

Tanto l’autore quanto il fumettista hanno spiegato la genesi di questo libro: “In queste pagine – ha spiegato Brizzi – c’è tanto della nostra Italia. Entrambi ci siamo trovati immediatamente d’accordo sul fatto che Joker si sarebbe trovato estremamente a suo agio in Italia, in un paese dove il contrasto tra le norme e la disobbedienza delle norme stesse è molto forte. A tutti gli sceneggiatori e fumettisti, la major ha detto di raccontare qualcosa del proprio paese. In Italia abbiamo architetture medievali, opere d’arte e cibo eccellente per cui siamo ammirati in tutto il mondo. Abbiamo però, anche qualcosa che non funziona e principalmente è il nostro rapporto con le regole e con la legge. Da qua l’idea di ambientare la storia nella Bologna in un momento in cui gli studenti scendevano in piazza e reclamavano la fantasia al potere: Joker, un professore al Dams, qua dentro ci sguazza volentieri e impara poco alla volta che in Italia qualsiasi cosa si faccia si può scaricare la colpa su qualcun altro o buttarla in caciara”.

Il volume, composto da 184 pagine, è quindi ambientato in una cornice reale, non più quella di Gotham City, cosa che ha permesso una grande alchimia tra i due autori: “Appena ho incontrato Enrico – ha scherzato Bacilieri – mi pareva la versione italiana di Joker. Ho avuto la fortuna di incontrare un grande sceneggiatore con cui sono entrato subito in sintonia, effettuando un lavoro “osmotico” dove, cioè, la separazione di testo e disegno non è così assoluta e definita. Si è creato il rapporto giusto per creare una storia interessante e ambientare la storia in una città, Bologna, che conosciamo sin troppo bene e ci ha permesso di essere ancor di più a nostro agio. Avessimo dovuto disegnare Batman non sarebbe stato così facile né divertente”.

Il Wired Next Fest Trentino è organizzato da Wired Italia in partnership con Trentino Marketing per conto della Provincia autonoma di Trento – Assessorato Sviluppo Economico, Lavoro, Università e Ricerca, Trentino Sviluppo, Comune di Rovereto, APT Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo. Insieme alla redazione di Wired Italia, hanno contribuito alla costruzione del palinsesto la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach, Fondazione Caritro, l’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa – IPRASE, il MUSE – Museo delle Scienze e la Fondazione Hub Innovazione Trentino.

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