E’ iniziato alle ore 18.45 l’incontro con il segretario del Pdl Angelino Alfano, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri ed il senatore Stefano De Lillo, presso la Domus Marie di Palazzo Carpegna sull’Aurelia. L’appuntamento è stato occasione per presentare le linee programmatiche in vista del congresso nazionale del Popolo della Libertà. Il primo a prendere la parola è stato il senatore Stefano De Lillo, organizzatore dell’evento, che ha insistito sulla volontà dei politici del Pdl di dare nuovo impulso all’azione del Popolo della Libertà. A seguire il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri – tutte le persone che si sono ritrovate nel cammino del Pdl, come Alfano e De Lillo – ha detto – sono partite dalla gente e con la gente, vogliamo congressi, la partecipazione di chi ci appoggia, le iscrizioni e la scelta dal basso dei politici. Penso ai valori degli italiani, valori che sono gli obbiettivi della nuova fase del Popolo della Libertà – ha concluso Gasparri. L’interesse per il bene comune e del popolo è stato invece l’argomento principe di Angelino Alfano, che riferendosi a Gasparri e De Lillo li ha elogiati per non aver mai chiesto nulla per sé ma per i loro cittadini. Alfano ha proseguito insistendo sulla necessità di chi è stato chiamato dal proprio partito a ricoprire un incarico importante di ascoltare tutti quelli che li hanno eletti – noi abbiamo messo nel simbolo Pdl la parola Popolo – ha detto – perché riconosciamo che senza di voi noi non ci saremmo. Io sono per l’idea di un partito semplice – ha aggiunto – deve andare avanti chi è bravo ed ha consenso, il consenso è alla base della democrazia, dobbiamo passare dall’essere scelti dall’alto ad essere nominati dal basso. Chi sceglie di fare politica lo deve fare per il bene non per farsi i fatti propri – ha proseguito. Alla domanda relativa a cosa il Pdl si aspetta dall’opposizione dopo l’ok di Bruxelles al programma proposto dall’Italia, Alfano ha risposto – io penso che prima del governo e prima dell’opposizione viene il bene comune. L’opposizione vuole un governo di responsabilità nazionale, ma anziché far cadere il governo potrebbe manifestare senso di responsabilità in Parlamento, lì dove avvengono le decisioni politiche insieme al governo per condurle verso il bene comune, evitando in questo modo di far cadere il governo – ha proseguito. Ironicamente il segretario del Pdl ha concluso – oserei dire che l’opposizione soffre di quella che io chiamo una patologia antiberlusconiana, il loro unico avversario e argomento di discussione è Berlusconi, l’opposizione sembra dimenticare che noi politici abbiamo il compito di difendere e sostenere gli italiani, garantire loro un lavoro, valutare il rischio che la delocalizzazione dell’industrie porta con sé così come il precariato e l’impossibilità dei giovani di avere un futuro in grado di offrire loro la possibilità di crearsi una famiglia.
Maria Gravano