Abdullah Kurdi, dopo aver accompagnato i feretri di sua moglie e dei suoi figli, rimarrà a Kobane per vegliare sulle loro tombe. Abdullah è diventato tristemente il simbolo della crisi umanitaria dei migrante a causa del tragico incidente che ha sconvolto la sua famiglia. Lui, insieme alla moglie e ai due figlioletti Galip e Aylan (il cui cadavere è stato immortalato mentre giaceva sulla spiaggia), era partito per lasciarsi tutti i drammi siriani alle spalle. Invece, una volta giunto in Turchia ha dovuto fare un viaggio a ritroso che mai avrebbe voluto intraprendere per seppellire suoi cari. Racconta il fratello Suleiman che lui “voleva andare in Europa solo per il bene dei suoi figli”. Sulla foto del piccolo Aylan è anche intervenuto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dicendo che l’immagine “confligge con i valori dell’Europa e con il senso stesso di umanità”. Servono nuove regole sul diritto d’asilo, evidenzia Mattarella, “regole comuni per superare con regole nuove e condivise” Dublino. “E’ un’illusione immaginare che sospendere le regole di Schengen, o dare vita a un loro ambito di serie A o di serie B, possa garantire ad una parte d’Europa la sicurezza se è minacciata”, ha proseguito Mattarella. “Il tentativo di chiusura delle proprie frontiere – ha proseguito – si sta rilevando, come era inevitabile, illusorio, a fronte delle dimensioni dei frutti migratori”. Questo è un fenomeno di portata inimmaginabile, inedito. E i flussi migratori diventano “sempre più imponenti senza adeguate risposte strategiche”. Per questo, conclude il Presidente della repubblica, che “alcuni paesi fondatori in questi giorni hanno richiamato l’intera Unione ad assumere un’azione comune ed efficace”.
Riprova
Quell’allergia alle regole e ai controlli
L’esecutivo sta dimostrando in questi giorni un’insofferenza ai poteri super partes. E’ un atteggiamento che …