Dopo il caso Bugno erano uscite alcune indiscrezioni che parlavano di un possibile passo indietro del ministro Giovanni Tria. Ma da parte del premier Conte arriva la secca smentita sulle dimissioni del titolare del dicastero dell’Economia: “Ho letto sui giornali queste notizie ma a me non risulta nessuna richiesta all’ordine del giorno. Tutti i ministri devono stare tranquilli, noi dobbiamo lavorare. Invito a non lasciarci distrarre da timori e preoccupazioni“.
Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Matteo Salvini che in più di un’occasione con le sue dichiarazioni ha messo ‘pressione’ a Tria: “Non mi sembra che sia sotto assedio – smentisce il vicepremier – se ciascuno fa il proprio dovere non deve avere nessun timore“.
La polemica su Bugno, la consigliera nominata da Tria rappresentante del Mef nel board di StMicroelectronics, partecipata dallo Stato, nasce dal fatto che il figliastro di Tria è stato assunto nell’ottobre scorso dalla Tinexta, azienda il cui amministratore delegato, Pier Andrea Chevallard, è compagno della Bugno. E questo ha portato il M5S a parlare di un possibile conflitto di interessi. Il compromesso raggiunto, con la mediazione di Conte, prevede che Bugno, che ha ritirato la disponibilità ad assumere l’incarico im Stmicroelectronics, rimanga nello staff di Tria a patto che non si occupi più di partecipate. Accordo che non ha soddisfatto il M5s, che chiede che Bugno lasci lo staff di Tria.
La Bugno ha ritirato la sua disponibilità ad assumere l’incarico assegnatole dal governo. Possibile che il discorso venga preso in un vertice del M5s ma nel Consiglio dei ministri dedicato al decreto crescita non ci dovrebbe essere spazio per questa discussione. Intanto il premier Conte rassicura tutti sulle possibili dimissioni del ministro Tria che secondo alcune indiscrezioni potrebbero arrivare a breve.
Antonella Di Pietro