Nonostante l’emergenza sanitaria, che sta mettendo a dura prova l’intero pianeta, saranno regolarmente assegnati i premi giornalistici internazionali “Cristiana Matano”, giunti quest’anno alla quinta edizione. Lo ha stabilito l’associazione Occhiblu onlus, che organizza l’evento con il patrocinio del Parlamento Europeo e il contributo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Assostampa Sicilia e Palermo. “Anche quest’anno – dice il presidente dell’associazione Occhiblu, Filippo Mulè – sono pervenute numerose domande di partecipazione e non ci sembra giusto penalizzare tanti colleghi né interrompere la continuità di un Premio che in pochi anni s’è ritagliato uno spazio importante. Naturalmente in questo difficile momento non abbiamo la certezza di poter realizzare la manifestazione pubblica, in calendario a Lampedusa dall’8 all’11 luglio, alla quale lavoriamo da mesi per assicurare il consueto programma di convegni e momenti dedicati al giornalismo, al teatro, alla musica e allo sport. Di certo, però, i premi giornalistici internazionali saranno assegnati: entro la fine del mese di maggio capiremo se a distanza, oppure con una cerimonia in forma ridotta, o magari rinviando tutto ad altra data. L’iter del Premio, comunque, andrà avanti secondo quanto previsto dal bando di concorso”.
Per partecipare al Premio giornalistico internazionale “Cristiana Matano” c’è tempo fino al 31 maggio, termine ultimo per la presentazione degli elaborati. Dopo quella data la giuria – presieduta da Riccardo Arena e composta da Gaspare Borsellino, Felice Cavallaro, Raffaella Daino, Enrico Del Mercato, Roberto Gueli, Xavier Jacobelli, Francesco Nuccio, Elvira Terranova e Trisha Thomas – inizierà a lavorare ed emetterà i suoi verdetti.
Il tema del Premio di quest’anno è: “Lampedusa, Mediterraneo di pace: occhio del mondo sulla coesistenza fra i popoli”. Il concorso è riservato ai giornalisti italiani iscritti all’Ordine e ai giornalisti stranieri autori di articoli, inchieste e servizi andati in onda e/o pubblicati su carta stampata, tv, radio, agenzie di stampa e testate online (regolarmente registrate), tra il 1° giugno 2019 e il 31 maggio 2020. Gli elaborati devono contenere testimonianze, fatti e reportage – legati a Lampedusa, al Mediterraneo, ma anche a tutti gli altri luoghi di confine del mondo – inerenti ai valori della solidarietà e dell’integrazione, al fenomeno delle migrazioni, allo sviluppo del turismo e alla bellezza del territorio, alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente.