Nel segno di Babacar. Grazie al senegalese, a quota otto centri, il Modena ha provocato la prima amarezza stagione al Lanciano che, pur capitolando per la prima volta, è rimasto ancora in vetta alla classifica. I frentani, questa volta, hanno gustato l’amaro sapore di una sconfitta, dopo aver sognato di procrastinare il più a lungo possibile questo momento che di certo non è piacevole da vivere. Ma il primato tiene, perché l’Empoli non è riuscito a passare sul Bari, che al Castellani ha giocato una partita di grande lotta e sacrificio. Comunque, tornando alla frenata del Lanciano di Baroni, c’è da applaudire un Modena che si candida a disputare un campionato importante e poi c’è questo Babacar che è esploso letteralmente con la maglia dei canarini. Si sapeva del suo talento, ma non che iniziasse a fare già le fortune della squadra di Novellino, rimasta orfana di Ardemagni (approdato nella massima serie) ma del quale non sta avvertendo la benché minima assenza stante la prolificità del colored di proprietà della Fiorentina. Come già anticipato, l’Empoli non è riuscito ad avere ragione su un Bari che, spinto dall’orgoglio per una classifica deficitaria, ha saputo rispondere con Galano al vantaggio toscano firmato dal solito Tavano strappando, dunque, un punto importantissimo in casa di una delle candidate più quotate per il salto di categoria. Si è arenato anche il Cesena, imbrigliato in casa dalla Ternana. Anche in questo caso la gara è terminata sul punteggio di 1-1, con Tabanelli che aveva portato in vantaggio gli uomini di Bisoli prima che i rossoverdi pareggiassero con Lauro. Nella sfida di cartello della giornata, l’Avellino non ha potuto farci niente contro il maggiore tasso tecnico del Palermo che, al Partenio-Lombardi, ha trovato la vittoria che potrebbe sancirne l’ascesa. Lafferty ed Hernandez hanno giustiziato i lupi che, comunque, non hanno demeritato e avrebbero potuto beneficiare anche di un calcio di rigore, ma la sensazione che si è avuta è che i siciliani fossero di un rango diverso e hanno messo in campo tutte le loro potenzialità che, probabilmente, sono le più alte di tutte le altre compagini del campionato. Il Crotone ha perso la possibilità di stare ancora più in alto in classifica facendosi bloccare in casa dal Novara. I piemontesi si sono affidati alla giornata di grazia di Lazzari per uscire indenni dallo Scida, il giocatore capitolino ha suonato la scossa ai suoi ribaltando il vantaggio pitagorico firmato Abbruzzese, poi Bernardeschi ha evitato ai suoi di steccare completamente la gara. È successo di tutto all’Adriatico, un 3-3 pirotecnico tra Pescara e Brescia, con i padroni di casa che hanno gettato al vento una vittoria che avevano in pugno. Dopo il vantaggio delle rondinelle, gli adriatici avevano ruggito con un tris che poteva essere letale per gli avversari ma così non è stato perché, ad un quarto d’ora dalla fine e con un doppio vantaggio da gestire, prima Caracciolo ha riaperto la partita e, proprio allo scadere e nonostante un Brescia in dieci per l’espulsione di Zambelli, un’autorete di Zauri ha gelato lo stadio abruzzese. I minuti finali sono stati beffardi anche per il Siena che, già pregustava la vittoria contro il Cittadella in virtù della rete di Giannetti, ma nel recupero Di Roberto ha trovato un insperato pari. Parlando di finali incandescenti, lo è stato sicuramente quello di Varese in cui la Juve Stabia poteva uscire con una vittoria galvanizzante senza l’harakiri nel finale. Il gol iniziale di Neto Pereira e il rigore sbagliato da Di Carmine, sembravano il preludio all’ennesimo passo falso, ma prima Baraye e poi ancora Di Carmine, stavolta freddo dal dischetto, avevano ribaltato il risultato ad un minuto dallo scadere del tempo regolamentare. Ma nel recupero, una dissennatezza del portiere Calderoni, ha permesso a Bjelanovic di pareggiare i conti facendo sfumare, per le vespe, la soddisfazione di violare un campo difficile. La situazione si complica sempre di più in casa stabiese, il Padova ha iniziato a far punti (sei nelle ultime tre partite) e ora si deve inseguire una Reggina, a cui neanche Castori ha provocato una riscossa, seconda sconfitta consecutiva con il nuovo tecnico in panchina, al Latina è bastata una rete di Jefferson. Per i pontini di Breda è il nono risultato utile consecutivo, però con sei pareggi e tre vittorie, ma comunque un ottimo ruolino di marcia. Da registrare il blitz del Carpi (gol di Lollo) in casa di un Trapani irriconoscibile rispetto a quello intraprendente e sbarazzino delle prime giornate.
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