Il Sassuolo ha chiamato e il Verona ha risposto. Come terzo interlocutore c’è sempre il Livorno che, nell’anticipo, ha prevalso di misura sul Cesena. E nell’altro anticipo, la capolista neroverde l’ha spuntata nel finale contri una Juve Stabia coriacea ma che, in nove uomini, non ne aveva più per resistere agli assalti degli uomini di Di Francesco. Era attesa la risposta del Verona in questo pomeriggio, e c’è stata. Non è stato facile contro il Lanciano, la gara è stata sbloccata nell’ultimo quarto d’ora con un rigore di Cacia e poi, sempre dagli undici metri, Cocco ha chiuso la gara. Partita rognosa per gli scaligeri, i frentani ci hanno messo cuore e grinta, le caratteristiche che devono mettere in campo le squadra che lottano per la permanenza in categoria. Per buona parte della gara, la squadra di Mandorlini si è ritrovata impastoiata prima che due penalty decidessero la gara a suo favore. Il Sassuolo dista sempre quattro punti, c’è il rammarico per il gol di Berardi giunto proprio allo scadere nella gara contro le vespe di Braglia, perché ci si poteva avvicinare ulteriormente, ma comunque la sensazione è che Sassuolo, Verona e Livorno si giocheranno fino all’ultimo la promozione diretta in massima serie. Finora sono le tre squadre protagoniste, anche perché il Padova, altra compagine molto attrezzata, di tanto in tanto lascia dei punti per strada. Come è avvenuto quest’oggi, sia ben chiaro un punto con il Bari non è da buttare, anzi, però si è stati ingenui a subire subito la risposta dei galletti dopo il vantaggio di Granoche. Dopo qualche minuto dalla rete dell’attaccante sudamericano, Sciaudone ha ripristinato la parità e la gara è rimasta bloccata sul pari fino alla fine con i biancoscudati che devono arrestare la rincorsa alle prime tre. A guadagnarsi gli onori di questa giornata è il Cittadella che attraversa un momento di forma strepitoso. Dopo aver giustiziato la capolista Sassuolo, gli uomini di Foscarini sono andati a dettare legge in casa dello Spezia. Partita choc per i liguri travolti dalla verve dei veneti, capaci di imporsi con tre reti che portano le firme di Di Roberto e di Giannetti autore di una doppietta. Questo successo proietta i patavini in zona play off e, se il rendimento dovesse avere una continuità, non è da escludere un insediamento nei ranghi alti della classifica. Anche la Ternana è stata bloccata in casa di un Grosseto che, però, deve necessariamente iniziare a conquistare i tre punti. La situazione di classifica dei maremmani induce ad accelerare e al più presto possibile, è vero che Somma ha ereditato una squadra in condizioni disastrose dal punto di vista soprattutto del morale ma, andando avanti con i pareggi, la crescita non arriva. Eppure quest’oggi si è rischiato anche il peggio, con gli umbri passati avanti con Nolè, a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Jadid per i padroni di casa per i quali è arrivato il momento di osare di più prima che sia troppo tardi. Anche perché si è svegliato anche l’Empoli e lo sta facendo con un’autorevolezza che nessuno pensava potesse sciorinare una squadra che fino a pochissimo tempo fa, sembrava dilaniata da inquietudini e accompagnata da costanti perplessità. Con il Modena si è stati travolgenti, l’autogol di Andelkovic ha spianato la strada ai toscani che hanno dilagato con Tavano e Maccarone, due giocatori che hanno già fatto la loro carriera ma non è che abbiano dimenticato come si gioca a calcio. Le ingenuità poi non sono mancate, con i canarini che stavano ritornando prepotentemente con Stanco e Moretti, prima che Moro chiudesse i giochi. È stata premiata la scelta della società di insistere su Sarri e i risultati adesso stanno arrivando. Può respirare anche la Reggina che, battendo due a zero l’Ascoli, non ha risolto i problemi ma muove la classifica ed è importante. Sarno e Ceravolo hanno regolato la compagina marchigiana. Sono finiti in parità i match Brescia-Pro Vercelli, piemontesi invischiati nel calderone, Novara-Varese (che stanno deludendo le aspettative) e Vicenza Crotone.
Maurizio Longhi