Torna prepotentemente alla ribalta la discussione sull’Italicum e sul famoso patto del Nazareno, che vide protagonisti Renzi e Berlusconi ed in cui si sancì il ‘Patto di Ferro’ sulla riforma della legge elettorale. Erano mesi ormai che non si sentiva più parlare di riforma elettorale, di patto del Nazareno, di abolizione del Senato. All’improvviso il Premier e segretario del Pd, spinto dai continui mal di pancia che agitano Forza Italia, in cui molti esponenti non vedono di buon occhio l’idillio tra Renzi e il Cavaliere, perché temono che così facendo una consistente parte degli elettori di centrodestra possano approdare ai lidi più sicuri del Pd, partito dominante il cui segretario riveste anche la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri, ha suonato la carica per passare subito all’esame ed all’approvazione della legge sulla riforma elettorale ed ha chiesto a Berlusconi di mantenere l’impegno assunto in quel del Nazareno. Quindi torna in scena la legge elettorale, l’Italicum, la ‘Bella Addormentata, con tutto il suo carico di malefici costituzionali. Molti lettori si potrebbero chiedere il perché di questa definizione ed allora cercheremo con tutti i nostri limiti di spiegarlo e, soprattutto di essere chiari. Non bastava il Porcellum, che la Consulta ha letteralmente spazzato via, ecco apparire l’Italicum. Per effetto di questo testo capi e caporali di partito possono candidarsi contemporaneamente in otto collegi ed essere plurieletti, dopodiché dovranno optare per uno e negli altri sette, gli elettori che li avranno eletti rimarranno buggerati; le liste saranno bloccate con candidasti nominati dai partiti anziché scelti dai cittadini. A tal proposito va ricordato per dovere di cronaca che la Consulta ha definito il sistema delle liste bloccate, pronunciandosi sul Porcellum, una lesione grave del principio della rappresentanza. Ma con lItalicum i nominati restano e le lesioni pure. Un’altra anomalia e che lItalicum si applica alla Camera e non al Senato, dove si dovrebbe applicare il proporzionale puro. Così facendo si da vita a due maggioranze non coincidenti, esattamente come è accaduto col Porcellum, con tutti i rischi d’ingovernabilità. Quindi avremo una legge che offende i principi della proporzionalità e della ragionevolezza, una legge illegittima figlia di una Costituzione legittima. A questo punto sorge spontanea una domanda:” Ma il nostro legislatore non si accorge di tutto ciò?”. La risposta è semplice, il nostro legislatore lo sa fin troppo bene, perché ha cercato di mascherare il tutto con la riforma del Senato, che non si sa, se e quando vedrà la luce. C’é da chiedersi se non è, alla fine, tutta una burla; si finge di risolvere i problemi, ma in realtà li si acuiscono.Perché ?
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