Dopo la batosta del 4 marzo Renzi, lancerà in occasione della Leopolda, dal 19 al 21 ottobre, i comitati esterni al Pd, autonomi dal partito e slegati dagli iscritti, perché aperti a tutti, che costituiranno una rete di cittadini impegnati sul territorio per contrastare dal basso le politiche del governo Lega-Cinque stelle.
I comitati pensati da Renzi sono mutuati dal modello della politica americana, dove l’impegno parte dai quartieri e coinvolge i simpatizzanti, diventando poi una rete elettorale che spinge i candidati nelle primarie e alle elezioni.
Comitati composti da un gruppo di almeno 5 persone che si costituisce e si impegna sul merito degli argomenti, dai vaccini alle regole sul lavoro, dai problemi locali ai temi più nazionali.
Il debutto in società a Milano con Serra, Clegg e Renzi che hanno lanciato l’Algebris Policy & Research Forum, un think tank no profit che tende a incoraggiare un’economia forte ed equilibrata in Europa. Il think tank diffonderà una serie di report e dati che dimostrano come l’Italia guadagna restando in Europa, ma che per varie ragioni la Germania guadagna di più. E quindi l’obiettivo non è uscire dall’Eurozona.
L’obiettivo dell’ex segretario è comunque arrivare al congresso con una robusta rete di sostenitori e comitati, esterna al partito, ma convinta della sua linea politica. Che poi la rete dei comitati possa diventa un qualcosa che vada oltre il Pd è da vedere.
‘Il 30 settembre sarò ovviamente in piazza, basta con la rassegnazione nel Pd, in piedi, al lavoro e basta polemiche interne’, dice Matteo Renzi a ‘Circo Massimo’ su ‘Radio Capital’ parlando della manifestazione contro il governo promossa dal partito a Roma: ‘Se ci sono proposte politiche concrete e serie su cui siamo d’accordo dobbiamo votare a favore, dobbiamo essere onesti per valutarle. Sul Daspo per i corrotti, sull’essere duri sulla corruzione sono d’accordo. Ma va studiato il provvedimento presentato dal governo. E’ una barzelletta che non vogliamo fare il congresso a febbraio. Ho sempre detto che chiunque vinca il congresso non deve subire il trattamento che ho subito io in questi anni, con milioni di voti presi e per due volte mi hanno fatto la guerra. Hanno spalancato le porte al populismo. Quando si fa il congresso lo decide Martina. Non vi libererete di me’ è riferito a chi in maggioranza dice il Pd é morto e Renzi è finito, l’opposizione non c’è. Non si libereranno di noi. Manca il governo, non l’opposizione. Urlo con forza che con questi non solo non facciamo un governo, ma facciamo opposizione dura. E’ fisiologico dopo sei mesi di autoanalisi della sconfitta iniziare a fare opposizione. Sono contento che ci siano grinta e determinazione. Sui sondaggi che continuano a dare a M5S e Lega assieme oltre il 60 per cento dei consensi ma la mia esperienza dice che il vento del consenso cambia rapidamente’.