Il rogo di Notre Dame è stato un incidente

E adesso – domate le fiamme  a Notre Dame, Parigi e la Francia intera in ginocchio per il dolore ma che già si rimboccano le maniche – è il momento dell’inchiesta. Nella serata di lunedì, dopo la cautela iniziale, la magistratura parigina ha aperto un’indagine per disastro colposo causato da incendio: è stato escluso cioé il movente criminale, l’atto vandalico o, peggio, ancora quello terroristico.

Riproduci nuovamente videoLa pista che seguono gli inquirenti è quella dell’incendio accidentale nato dal progetto di ristrutturazione  sul tetto della cattedrale: nella notte i magistrati dell’ufficio della procura di Parigi hanno già sentito gli operai che lavoravano all’appalto.

Ma le indagini, affidate alla Direzione regionale della Polizia giudiziaria, si preannunciano lunghe e delicate: ci vorrà tempo prima che le circostanze in cui è scoppiato l’incendio siano chiarite.

Secondo i primi elementi dell’indagine, è proprio nel tetto di Notre-Dame che l’incendio sarebbe iniziato, poco prima delle 19: l’ipotesi di un rogo accidentale partito dal cantiere sul tetto della cattedrale “attira l’attenzione degli inquirenti allo stato delle indagini”, ha confermato una fonte.

Il tetto, appunto: un luogo molto difficile da raggiungere, circondato da impalcature, nel cuore di un vasto progetto di ristrutturazione avviato nell’estate del 2018. Ma l’incendio ha distrutto proprio questa parte della cattedrale e non sarà facile trovare prove materiali per cercare di spiegare l’origine del rogo. Il portavoce del monumento ha detto comunque che, al momento dello scoppio delle fiamme tutti gli operai avevano lasciato il sito.

Ai lavori partecipano oltre una decina di aziende che operano sotto la responsabilità della sovrintendenza architettonica dei monumenti storici e dello Stato, proprietario della cattedrale. Gli addetti saranno tutti interrogati a lungo per cercare di capire se un errore umano possa essere all’origine della tragedia.

La volta della navata centrale di Notre-Dame  è crollata in alcune sezioni e sul transetto, dove poggiava la guglia: è quanto si vede nelle prime immagini riprese dall’interno della cattedrale nella notte dai vigili del fuoco, di cui alcuni frame sono apparsi su media. Dalle voragini sulla volta si vedono i bagliori della struttura del tetto che ancora brucia. I rilievi in marmo appaiono bruniti dal fumo e in fondo all’abside si vede la croce dell’Altare maggiore. A terra pezzi di legno fumante.

Il restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris “durerà mesi e anni”, ha detto il ministro francese della Cultura, Franck Riester, spiegando che è ancora “troppo presto” per valutare la durata precisa della ristrutturazione. “In ogni caso – ha detto ai microfoni di France Info – ci vorrà tanto tempo e bilanci molto importanti”. Riester ha precisato che “i due terzi del tetto sono andati in fumo” e che la “guglia è crollata all’interno della cattedrale, creando un buco nella volta”, anche “una parte delle vetrate” è andata “distrutta”.

Ed è iniziata una gara di solidarietà per la ricostruzione: la famiglia Pinault, tra le piu’ ricche di Francia, alla guida del colosso del lusso Kering, annuncia la donazione di 100 milioni di euro per il restauro di Notre-Dame de Paris. Il gruppo LVMH(Louis Vuitton Moet Hennessy) e la famiglia Arnault, quarto patrimonio mondiale, hanno annunciato una donazione di 200 milioni di euro. Il gruppo spiega di volersi unire “alla ricostruzione di questa straordinaria cattedrale, simbolo della Francia, del suo patrimonio e della sua unità”. Il gruppo, prima ricchezza di Francia, annuncia di mettere a disposizione “tutte le sue squadre di creatori, architetti, finanzieri, per aiutare nel lungo lavoro di ricostruzione e di raccolta di fondi”.

Nessuno dimenticherà questo 15 aprile, primo giorno delle celebrazioni della settimana Santa. Non lo dimenticheranno i tanti parigini che sono usciti di casa e hanno raggiunto sul parapetto della Senna, a sud dell’Ile-de-la-Cité, i turisti allontanati dalla spianata della cattedrale subito dopo le 18:50, quando le fiamme hanno cominciato a divampare su un’impalcatura. I lavori di ristrutturazione, un cantiere gigantesco, erano cominciati da pochi giorni.

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