Caro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
in queste ore ho pensato a lei in quanto siculo e conoscitore delle disgrazie in cui giace morente la nostra amata Sicilia, preda del mercimonio; l’ho pensata perché avrei voluto essere aiutato da Lei nel far comprendere al resto d’Italia che significa il concetto “acqua, bene mondiale. No al suo spreco!”.
Il problema, caro Presidente di tutti gli italiani, è far capire alla “signora Maria” che abita in città, e l’acqua la conosce solo perché esce dal rubinetto e/o perché cade dal cielo, sotto forma di pioggia, non viene regimata correttamente!
Mio Presidente, come faccio a spiegare che per arrivare a casa un litro d’acqua se ne perde lungo le condotte un altro litro, e quindi, la signora Maria deve pagare il suo litro di acqua il doppio del costo effettivo e cioè due litri?
Come si fa a spiegare che spesso quel litro d’acqua che si perde, non riusciamo a vederlo perché si disperde nel sottosuolo e nelle campagne?
Quelle stesse campagne che aspettano di ricevere l’acqua per garantire l’agrosistema e il suo indotto economico, ma che con il raddoppio del costo dell’acqua non permette alle imprese agricole di essere competitive e quindi i prezzi di pomodori, melanzane, zucchine, arance e tutto ciò che ne deriva dalla terra, le costerà caro e più del doppio?
Come spieghiamo alla signora Maria che gli Assessori all’Agricoltura di ogni regione d’Italia in cui si rappresenta questo problema che non si tratta di demagogia, ma al contrario, si tratta di responsabilità civili e penali, poiché non bonificando i territori rurali e non investendo sulla captazione, veicolazione e distribuzione delle acque, si attenta alla vita stessa della popolazione?
Ho pensato che l’unico modo fosse quello di mostrare una foto in cui si vede che l’acqua, irrigua in questo caso, destinata agli agricoltori, la quale, anziché arrivare alla bocchetta del contadino come si vede nella parte destra, cade copiosamente e che in appena 3 giorni ha creato un ruscello di acqua che andrà inevitabilmente ad allagare un giardino. E che pertanto, lo stesso si ammalorerà e porterà l’agricoltore a sporgere denuncia contro il Consorzio di Bonifica, per essere risarcito dai danni.
Ecco, questi danni di decine di migliaia di euro dovranno essere corrisposti all’agricoltore e a pagare sarà sempre pantalone, poiché i maggiori costi ricadranno sugli stessi agricoltori, quando vedranno aumentate le bollette da pagare!
Ora che la signora Maria ha capito che, chi gli sta impedendo di mettere il buon cibo a tavola è frutto di una scarsa capacità politica regionale sul territorio, gli spieghiamo pure che le immagini della foto riguardano il Consorzio di Bonifica di Catania e cioè della cosiddetta “conca d’oro”, ma non più per le preziose colture in termini di qualità, bensì, in termini di costi!
Siccome l’Assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, sappiamo essere febbricitante in questi giorni, motivo per cui non ha potuto presenziare al 1° Congresso nazionale del SIFUS che si è tenuto il 15 e 16 marzo 2023 a Palermo, per il quale era stato orgogliosamente da noi invitato a partecipare e per cui avevamo proposto una partecipazione da remoto, ma forse le condizioni fisiche non glielo hanno permesso, auspichiamo di poterlo incontrare presto presso la sede dell’Ars o del Palazzo della Presidenza della Regione Siciliana, per conoscere la sua posizione.
Sarà l’occasione per conoscere tutte le motivazioni per cui, i lavoratori a tempo determinato dei Consorzi di Bonifica siciliani a parte Catania non vengono ancora assunti a lavoro e in molte occasioni addirittura, dai loro datori di lavoro gli viene detto che non li assumono poiché ora, non sanno cosa fargli fare!
Purtroppo, queste affermazioni le abbiamo ascoltate anche dalle nostre stesse orecchie ed è un fatto assai grave!
Caro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come potrei spiegare ad ogni Assessore all’Agricoltura delle regioni d’Italia l’importanza del valore dell’acqua e del crimine che si commette sprecandola?
Chiedo il suo aiuto!
Segr. Naz. SIFUS Consorzi di Bonifica, Ernesto Abate