E’ morto il sindaco di Danzica, Pawel Adamowicz, ieri sera sul palco di un concerto di beneficenzadi fronte a migliaia di persone. Lo rendono noto fonti mediche citate dall’agenzia Pap. Colpito da un fendente vicino al cuore, era stato sottoposto a un intervento chirurgico di cinque ore per quella che veniva descritta come una “grave ferita al cuore”. I medici avevano sottolineano la necessità di molte trasfusioni: così a Danzica erano stati organizzati punti per la raccolta di sangue per il sindaco.
L’attentato. Secondo fonti locali, sarebbe stato fermato un uomo di 27 anni che avrebbe assalito il primo cittadino colpendolo più volte con un coltello, durante il concerto finale della raccolta nazionale di beneficenza, organizzata per la 27esima volta dalla fondazione Wosp (Grande orchestra caritatevole di Natale) di Jurek Owsiak.
Secondo l’emittente polacca TvN, l’aggressore, salendo sul palco, avrebbe urlato di essere stato incarcerato ingiustamente durante il governo di Piattaforma Civica, partito di cui il sindaco faceva parte in passato. “Preghiamo tutti per il sindaco Adamowicz. Pawel, siamo con te”, ha twittato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
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Esponente di punta dell’opposizione al governo della destra populista, guidato dal partito ‘Diritto e Giustizia’, dal 1998 era alla guida della città che diede i natali a Solidarnosc. Adamowicz, esponente di ‘Piattaforma civica (Po)’, era molto noto in Polonia e all’estero come un forte sostenitore dei diritti della comunità Lgbt e dei migranti e rifugiati, in controtendenza con il crescere dei sentimenti anti-immigrati nel Paese. “Io sono un europeo e quindi per natura sono aperto”, aveva detto in un’intervista al ‘Guardian’ aggiungendo: “Danzica è un porto e deve sempre essere un rifugio per chi arriva dal mare”.