Duecento miliardi di dollari pari a 144 miliardi di euro. A tanto ammonterebbe il tesoro di Muammar Gheddafi trafugato, in decenni di potere, dalle casse dello Stato e trasferito all’estero. La scoperta è rivelata dal ‘The Los Angeles Times’, che cita proprie fonti riservate all’interno dell’amministrazione libica. Che il Rais avesse accumulato una ingente quantità di denaro e di beni era notizia certa, ma mai nessuno aveva ipotizzato che raggiungesse una cifra così elevata. Si tratta, infatti, del doppio di quanto si era ipotizzato finora, e di due volte il volume globale annuo dell’economia del Paese nord-africano prima del recente conflitto. Secondo il giornale americano, quando furono sequestrati conti correnti e investimenti del Colonnello negli Stati Uniti, in applicazione delle sanzioni Onu, il governo scoprì che l’ammontare dei beni di Gheddafi negli Usa era di poco superiore ai 37 miliardi di dollari.
Formalmente questa ingentissima massa di denaro era intestata a istituzioni pubbliche come la Banca Centrale, la compagnia petrolifera nazionale ‘Noc’, l’Autorità per gli Investimenti. Però, secondo gli esperti, Gheddafi e i membri della sua famiglia potevano accedervi in qualunque momento lo desiderassero e senza alcuna limitazione.