La calda estate del 2010, ha fatto sciogliere circa 100 miliardi di tonnellate di ghiaccio nella Groenlandia meridionale, provocando in talune località un innalzamento del terreno pari a due centimetri in soli cinque mesi. E’ quanto emerge dai dati rilevati dalla rete Gps Gnet, illustrati durante l’annuale convegno dell’Unione geofisica americana che si è svolta il 9 dicembre a San Francisco.
Lo studioso Michael Bevis, dell’università dell’Ohio, si è detto certo del fatto che l’innalzamento terrestre sia strettamente legato allo scioglimento dei ghiacci. “Non c’è altra spiegazione”, ha detto secondo quanto si legge sul sito physorg.com.