Il vertice G7, primo presieduto dall’Italia, si terrà il 24 febbraio. Al centro la questione Ucraina

Il  vertice del G7,  il primo a essere presieduto dall’Italia, si terrà in videoconferenza il prossimo sabato,  24 febbraio, ricorrenza  del secondo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina. Ovviamente,  al centro dell’attenzione la questione ucraina, con un intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le nuove sanzioni nei confronti della Russia saranno uno dei principali punti all’ordine del giorno. La riunione avrà luogo, probabilmente, nel primo pomeriggio, con una durata di un’ora e mezzo.  La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,  aprirà e chiuderà i lavori. Due sono i punti chiave dell’ inasprimento del sistema sanzionatorio contro la Russia: il primo riguarda il coinvolgimento russo nel conflitto ucraino; il secondo riguarda  la recente morte dell’oppositore russo Alexei Navalny, scomparso in circostanze, a dir poco, oscure. Sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti adotteranno congiuntamente  misure più severe per chiudere i canali di finanziamento provenienti da terzi verso Mosca. Tuttavia, c’è un dibattito in corso sul possibile utilizzo dei fondi sovrani della Banca centrale russa, con ostacoli di natura giuridica e finanziaria che rendono la questione estremamente complessa.  Durante il vertice sulla sicurezza a Monaco dello scorso 17 febbraio, i ministri degli esteri G7 affermarono in un documento che ‘insieme ai partner internazionali, avanzeranno velocemente con l’Ucraina su impegni e accordi di sicurezza specifici, bilaterali e a lungo termine. Hanno espresso la loro determinazione a continuare a coordinarsi con i partner per fornire servizi militari, finanziari, politici, umanitari, economici e sostegno allo sviluppo dell’Ucraina e del suo popolo, nonché per il rafforzamento delle sanzioni contro la Russia e coloro che sostengono materialmente la sua guerra’. Realtà,   realmente e fortemente complicata. Durante il G7 si discuterà  dell’arresto a Yekaterinburg di una cittadina russo-americana di 33 anni con l’accusa di alto tradimento. La donna, che rischia 20 anni di carcere, è stata accusata di raccogliere fondi a favore dell’Esercito ucraino, un atto che potrebbe innescare tensioni diplomatiche tra Stati Uniti e Russia. ‘Ho come un peso sulla testa, abbiamo una grande responsabilità sulle nostre spalle e intendiamo onorarla al meglio, dimostrando quanto l’Italia sia capace di tracciare la rotta’. ‘Meloni ha solidificato le sue credenziali in Europa’, scrive il New York Times. Il Financial Times apprezza invece i progetti di politica economica annunciati dal governo, dal taglio fiscale alla semplificazione burocratica. Ma l’elogio più convinto arriva da Fareed Zakaria, autorevole commentatore della Cnn: ‘Dopo Angela Merkel oggi un’altra donna è diventata il punto di riferimento per l’Unione. Giorgia Meloni può essere il nuovo volto del futuro europeo. È il suo momento’. Importante è sato il suo sostegno pieno all’Ucraina, nessuna indulgenza o ambiguità verso Putin e stop alla Via della Seta, il discusso accordo commerciale firmato da Giuseppe Conte con la Cina. Per Zakaria, ‘Meloni mantiene una grande popolarità e tra i leader del G7 è quello con un tasso di fiducia più alto. Macron e Scholtz devono fronteggiare molte difficoltà interne e il Regno Unito è ormai fuori dalla Ue’, la premier italiana ‘appare sempre di più come il futuro dell’Europa’. Anche le scelte sull’immigrazione, con il tentativo di coinvolgere l’intera Europa nella gestione dei flussi, sono piaciute. La Cnn cita gli accordi con l’Albania e la Tunisia e punta un riflettore sul Piano Mattei, cioè l’idea di ‘una politica di investimenti come strada privilegiata per scoraggiare gli sbarchi favorendo lo sviluppo dell’Africa’.  Per Zakaria, Meloni mantiene una grande popolarità e tra i leader del G7 è quello con un tasso di fiducia più alto. ‘Macron e Scholtz devono fronteggiare molte difficoltà interne e il Regno Unito è ormai fuori dalla Ue’, la premier italiana ‘appare sempre di più come il futuro dell’Europa’. Meloni cercherà di far pesare tutto ciò sabato durante il vertice. Nessun dubbio ormai, nonostante la prudenza della Lega sull’argomento, sulla posizione ferma di Roma, in linea con la storia dell’Alleanza Atlantica. ‘Come Italia facciamo tutto quello che possiamo per aiutare l’Ucraina, l’ottavo pacchetto di aiuti approvato dal Parlamento arriverà nelle prossime ore’, spiega Antonio Tajani. Nei giorni scorsi, ricorda, i ministri degli Esteri del G7 riuniti a Monaco ‘hanno ripetuto che Mosca dovrà pagare per i danni e le devastazioni che sta provocando’. I Grandi sono ‘determinati a mantenere congelati gli asset russi’,  condannando tutto quello che ha fatto Putin. Il vertice del G7 promette di essere un’importante occasione per affrontare queste questioni internazionali cruciali e coordinare una risposta comune tra le principali economie mondiali. Il fattore ‘Salvini’, che scuote con forza il governo sulla morte in un carcere siberiano del principale oppositore di Putin, Aleksei Navalny, imbarazzano gli alleati e mettono in difficoltà Giorgia Meloni anche sul piano internazionale. La premier e il ministro degli Esteri sono su una posizione turbo-atlantista e Salvini fatica ad allontanarsi da Mosca. ‘Capisco Yulia Navalny, ma chiarezza la faranno i medici, i giudici, non noi’, dichiara a Rtlil il capo del Carroccio. I social si scatenano, con post di severa condanna. A Roma,  Carlo Calenda  annuncia guerra totale in Parlamento: ‘Adesso Salvini hai rotto le balle. Deve ancora chiarire la formale alleanza della Lega col partito di Putin. Lo faccia o porteremo in Aula una mozione di sfiducia’. Per il fondatore di Azione, ‘al governo non può esserci un formale alleato di Putin’. Calenda ne fa una ‘questione di sicurezza nazionale’ ed è  convinto che sia ‘un problema per Giorgia Meloni’. È stato Antonio Tajani ad accogliere a Bruxelles la moglie di Navalny e a convocare alla Farnesina l’ambasciatore russo a Roma, per chiedere conto di una morte che l’erede politico di Berlusconi non ritiene affatto naturale. In questo quadro  Giorgia Meloni prepara la prima videoconferenza del G7. La call con Biden, Trudeau, Scholz, Macron, Sunak e Kishida e, per alcuni minuti Zelensky, avrà   l’obiettivo politico di riportare Kiev al centro del dibattito internazionale,  smentendo la ‘ingannevole narrativa’ di un Occidente stanco di sostenere l’Ucraina.

Andrea Viscardi

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