La professoressa Ilaria Capua posa a margine della presentazione del suo libro ''Io, trafficante di virus, una storia di scienza e di amara giustizia'' all'istituto Mario Negri di Milano, 28 marzo 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

Ilaria Capua, è pandemic fatigue: il nuovo allarme riguarda tutti

Con un aumento dei contagi che da giorni ormai preoccupa i comuni cittadini, i politici e gli scienziati, Ilaria Capua è intervenuta per ribadire le regole anti Covid e aggiungerne di nuove per combattere il virus in modo diverso da quanto fatto fino a ora. La direttrice dello One Health Center of Excellence dell’Università della Florida ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera che il nuovo allarme si chiama “pandemic fatigue”.

Pandemic fatigue: che cos’è e come combatterla

Alla domanda su quale sia la cosa che la preoccupa di più, Ilaria Capua ha risposto: “La cosiddetta pandemic fatigue: si verifica quando i pazienti, ma anche le strutture sanitarie e i decisori politici perdono energie, si immobilizzano”.

Per combatterla, ha dichiarato Capua, “l’antidoto è concentrarsi sulle questioni davvero urgenti e necessarie e lasciare un po’ perdere il resto”.

“Per esempio – ha spiegato -, per quanto riguarda i tamponi, bisogna snellire le procedure, evitare che si formino code nei punti-prelievo o che le persone aspettino giorni per avere il referto”.

“Come singoli individui – ha aggiunto – diamo la priorità a poche regole: spostarsi il meno possibile e sempre con la mascherina, mantenere la distanza di due metri, lavarsi e disinfettare le mani. Con l’unione di questi comportamenti siamo protetti, un po’ come la matrioska più piccola, racchiusa dentro le altre”.

Ilaria Capua, tutte le regole anti contagio

“È il momento di rafforzare l’impegno da parte di tutti – ha messo in chiaro l’esperta -: la mascherina va portata sempre, sottolineo sempre, tranne che in casa e nella propria macchina se si è soli. Se si usa il car sharing meglio indossarla”.

“Il disinfettante va tenuto sempre con sé, lavando le mani più spesso possibile con acqua e sapone – ha aggiunto Capua -. Il virus viene trasportato da goccioline pesanti, che tendono a cadere rapidamente. La distanza interpersonale di due metri ci protegge, in quanto il virus non è in grado di percorrerla”.

La situazione in Italia: il punto di Ilaria Capua

Ilaria Capua, in merito all’aumento dei contagi quasi verticale che si sta verificando in Italia, ha spiegato che la colpa non è delle scuole: “In Italia abbiamo la fortuna di averle aperte dopo altri Paesi europei e quindi con una certa consapevolezza di quel che poteva succedere. La circolazione virale nelle scuole c’è, ma non è la causa dell’esplosione dei contagi”.

Sulle nuove decisioni del governo, con la stretta in arrivo nel nuovo Dpcm, Capua è d’accordo in particolare sullo stop alle feste private: “Lo trovo giusto – ha dichiarato – , anche se più che il numero di persone conta la provenienza e lo stato sanitario dei presenti. Credo che in questo periodo, per fare un esempio, non sia saggio fare una festa di matrimonio con invitati da mezza Italia. Paradossalmente il raduno di cento abitanti di un paesino sarebbe meno rischioso di un gruppetto di individui che arrivano da aree diverse”.

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