Ilaria Salis e Mattia Tombolini, ‘collaboratore inadeguato’ da rimuovere

Si chiama Mattia Tombolini,  34enne della provincia di Rieti,  il nuovo assistente scelto dalla neo europarlamentare Ilaria Salis. Una scelta  perfettamente in linea con il personaggio: Nel suo “curriculum” Tombolini vanta diverse cose compromettenti.  La “fascinazione” per i manganellatori dei poliziotti (“pupazzi della Meloni”). Poi l’”entusiasmo” per il rogo del fantoccio della premier in piazza. “Brucia str…”. E’ i commento “sobrio” del portaborse della Salis, Mattia Tombolini, al video del fantoccio di Giorgia Meloni bruciato a Poggio Mirteto. Un’altra “perla” si aggiunge a delineare l’ambientino di intolleranza che aleggia dalle parti dell’europarlamentare e del suo collaboratore. Il video postato il 18 febbraio di quest’anno immortala quel vergognoso rogo dell’effige della premier nella piazza del piccolo centro laziale. Giorgia Meloni “vestita” con la fiamma tricolore veniva bruciata. In particolare, contro questo spettacolo indecente intervenne il presidente Mattarella Stato cche definì il fatto  “una intollerabile serie di manifestazioni di violenza” e dette piena solidarietà a Giorgia Meloni. Tombolini riprese il video intriso di violenza nel  quale in sottofondo si sente “Brucia str…” e lo ha postato proprio con questo epiteto. Dunque non solo “fascinazione” per chi pesta gli sbirri

Ne ha fatte troppe  il portaborse di Ilaria Salis, Mattia Tombolini. Del resto il curriculum “esemplare” dell’editore di Zerocalcare è tutto sui suoi profili social. Tutti atteggiamenti da lui enfatizzati su Fb quasi come medaglie. L’incitazione all’odio politico non è più tollerabile. Di fronte alle tante “bravate”  del collaboratore “perfetto” della neoparlamentare, Fratelli d’Italia reagisce. E dovrebbero farlo anche gli sponsor della Salis.  Coloro che ne hanno sostenuto la candidatura dovrebbero sentirsi in imbarazzo per queste uscite violente del collaboratore “scelto”.

“La mela non cade lontano dall’albero– interviene Tommaso Foti-. Non stupisce, infatti, che Ilaria Salis, candidata al Parlamento europeo dal duo Bonelli-Fratoianni per sottrarla, come è accaduto dopo la sua elezione, alla carcerazione cui era sottoposta in Ungheria essendo accusata di avere commesso gravi reati, abbia scelto, secondo un quotidiano, un collaboratore al Parlamento europeo in linea con il suo modo di agire”. Il capogruppo alla Camera di FdI ha messo insieme i vari tasselli del comportamento recente di Mattia Tombolini e ha proseguito:“Risulta che il prescelto da Salis, che oltre alla vicenda ungherese riporta nel personale curriculum anche condanne pronunciate in Italia, pubblichi foto sui social di poliziotti presi a bastonate, si dica affascinato dalla banda Bellini, violenti rossi degli anni 70;  e gioisca davanti al rogo del fantoccio di Giorgia Meloni”. Dunque arriva al punto politico non aggirabile: “Vogliamo sperare che Bonelli e Fratoianni, sponsor politici di Salis, chiedano al predetto di dimettersi dall’incarico. O, in subordine, chiedano alla loro protetta di revocare l’incarico conferito al predetto. A meno che per i due maggiorenti di Avs i comportamenti gravi e che offendono le istituzioni siano sempre e solo quelli dei loro nemici, la parola avversari non fa parte del loro vocabolario politico. E mai quelli dei propri adepti e dei loro collaboratori”.

Non si stupisce Carolina Varchi, deputato e capogruppo in commissione Giustizia di Fratelli d’Italia. “Che una eurodeputata con il curriculum, anche giudiziario, di Ilaria Salis scelga come collaboratore al Parlamento europeo chi diffonde messaggi di odio e violenza non sorprende. Sembrano fatti l’uno per l’altra”.

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