“Nell’arco di un paio di giorni contro il gip di Taranto sono intervenuti il presidente del Consiglio Monti, i ministri Passera, Severino e Clini e il sottosegretario Catricalà: manca solo la marina e l’aeronautica militar,e dopodiché le forze sono tutte spiegate”. E’ quanto afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Se questi signori del governo intervenissero sulla proprietà dell’Ilva con una prepotenza pari ad un centesimo di quella con cui si rivolgono ai magistrati, sicuramente avremmo una situazione ben diversa e più ragionevole. L’Italia dei Valori ritiene che sia necessario individuare un percorso, nel pieno rispetto dell’autonomia della magistratura, dichiarando come obiettivo comune quello di far diventare l’Ilva di Taranto non solo la più grande acciaieria europea, ma anche la più moderna, con impianti tecnologici in grado di garantire alta efficienza, zero emissioni di fattori inquinanti e sicurezza per chi lavora all’interno”.
“Per ottenere questo obiettivo – ha aggiunto l’esponente IdV – è necessario smetterla di cianciare contro la magistratura, ma il governo dovrebbe chiamare l’azienda a presentare immediatamente un piano complessivo di riorganizzazione di tutto il ciclo produttivo con i relativi tempi di realizzazione, con le cifre che metterebbe a disposizione l’azienda e con la certificazione degli ordini per avviare immediatamente i lavori di bonifica e messa in sicurezza”.
“A garanzia di tutto ciò l’azienda deve portare fideiussioni bancarie e il governo deve pretendere forti penalità laddove non siano rispettati tempi ed efficacia su ambiente e sicurezza”conclude.