L’Ilva è stata fonte di inquinamento e l’Italia non ha “protetto i cittadini che vivono nelle aree toccate dalle emissioni tossiche emesse dall’impianto” di Taranto. La Corte Europea per i diritti umani di Strasburgo ha deciso all’unanimità di condannare l’Italia sul caso Ilva
Secondo la sentenza Roma ha violato il diritto al rispetto della vita privata e familiare, come statuito nell’articolo 8 della convenzione, e il ‘ diritto a un ricorso effettivo’.
Ad avviare il caso – si ricorda – 180 richiedenti che hanno lamentato effetti delle emissioni tossiche delle acciaierie di Ilva a Taranto sull’ambiente e sulla loro salute e l’inefficacia dei rimedi adottati. La Corte ha rilevato, in particolare, “che la persistenza di una situazione di inquinamento ambientale mette in pericolo la salute dei richiedenti e, più in generale, quella dell’intera popolazione che vive nelle aree a rischio”. Nella sentenza si sancisce inoltre “che le autorità nazionali non hanno adottato tutte le misure necessarie per garantire una protezione efficace del diritto dei richiedenti al rispetto della loro vita privata”.